Tutte le poesie 1912-1930versione filologica. E-book. Formato EPUB - 9788831462587
di Vladimir Majakovskij
edito da BRUNO OSIMO , 2022
Formato: EPUB - Protezione: Filigrana digitale
€ 9.99
??????????. La lettera ? è la terza del cognome del poeta russo, e ha un suono che corrisponde grosso modo al nostro dittongo «ia». Fino al 1995 la norma internazionale ISO 9 suggeriva di traslitterare la ? con due caratteri latini, «ja». Da quell’anno è uscita una nuova versione della norma ISO 9, che permette di avere una corrispondenza biunivoca tra i 33 caratteri dell’alfabeto russo e quelli latini corrispondenti. Di conseguenza in base alla norma internazionale non si scriverà più «Majakovskij», ma «Maâkovskij».<br />Lo scopo di questa norma è permettere di ricostruire la grafia cirillica e quella latina di una parola a chiunque, a prescindere dalla conoscenza della lingua russa. Altre due lettere che sono state interessate dalla “riforma” del 1995 sono la ? cirillica, che si legge come una h, o come la «c» della parola «casa» pronunciata da un toscano, che prima si trascriveva «ch», e ora si traslittera «h»; e la ?, che prima si trascriveva «šc», e ora si traslittera «s». Per esempio, il cognome del capo della Russia dal 1953 al 1964, ??????, che contiene in terza posizione quella lettera, e che prima veniva scritto in vario modo tra cui spesso, alla buona, «Krusciov», ora dovrebbe traslitterarsi «Hrusëv».<br />Le poesie di Maâkovskij sono famose in tutto il mondo perché con le sue “scalette” di versi e con la sua sperimentazione lessicale e grafica sono state innovative e, per un certo tempo, sono state compagne di strada del regime totalitario instauratosi nell’ottobre 1917. Nel 1923 Maâkovskij andò a New York e davanti a un grattacielo fu ispirato a scrivere la sua prima poesia “a scaletta”. Probabilmente è stato ispirato dalle finestre accese/spente del grattacielo. Dal 1923 al 1930, anno del suicidio, quasi tutte le sue poesie sono scritte così, con i versi che non vanno a capo del tutto, descrivendo delle “scalette” con i caratteri tipografici.<br />Il suicidio del poeta nel 1930 – causato in parte dalla disperazione del proprio amore possessivo per Verónika Polónskaâ – si inserisce nel contesto della divaricazione sempre più marcata tra il poeta della (sua personale idealizzata astratta) rivoluzione, e il poeta di riferimento del Partito comunista dell’Urss – ruolo, quest’ultimo, che lo metteva sempre più a disagio.<br />I poeti morti suicidi spesso godono di una fama particolare, e in questo Maâkovskij non fa eccezione. Sono stati fatti diversi studi scientifici sulla correlazione tra malattia mentale e poesia, e tra poesia e suicidio, e sono state scoperte varie cose interessanti. In sostanza esiste una correlazione positiva tra schizofrenia e creatività verbale e in particolare poetica. La cosa non deve sorprendere, se pensiamo che scrivere poesie significa spingere al limite estremo il confine tra scrittura – e quindi sintassi, linearità della prosa – e associazione libera – e quindi paradigma, salto logico, metafora, nesso privato.<br />Per dirlo con un termine che è volutamente in parte tecnico-medico e in parte suggestivo di una collocazione di frontiera, i poeti sono «borderline», cavalcano il confine tra lingua e metalinguaggio, fanno il surf sull’onda che separa l’esposizione ordinata e l’affastellamento creativo, e a volte ne sono travolti. Maâkovskij soffriva di certo di un delirio di onnipotenza-grandezza.
Ean
9788831462587
Titolo
Tutte le poesie 1912-1930versione filologica. E-book. Formato EPUB
Autore
Editore
Data Pubblicazione
2022
Formato
EPUB
Protezione
Filigrana digitale
Classificazione CCE
Punti Accumulabili