Scrivere di Resistenza non era facile nell&rsquo;immediato dopoguerra, e nemmeno dopo. Tuttavia della Resistenza non si &egrave; ancora detto tutto. Il processo di elaborazione storica non pu&ograve; ancora fermarsi, deve all&rsquo;opposto continuare alla luce di quanto emerge da nuove analisi e dagli archivi cartacei e umani, un pozzo difficile da esplorare fino al suo fondo. C&rsquo;&egrave; bisogno di fatti il pi&ugrave; possibile oggettivi per mantenere non inquinate le sorgenti, piccole e grandi, della storia. Nel suo piccolo va in tale direzione la pubblicazione che Walter Telleri ha voluto dedicare alla Brigata &ldquo;Dragone&rdquo;. Una brigata &ldquo;scomoda&rdquo; cui non &egrave; stato restituito &ldquo;l&rsquo;onore delle armi&rdquo; che le spettava.<br />Il libro si compone di tre sezioni. La prima &egrave;&nbsp;<i>Dalla Brigata &ldquo;Nello&rdquo; alla Brigata &ldquo;Dragone&rdquo;</i>, un&rsquo;intervista a tre partigiani che raccontano la loro esperienza dall&rsquo;inizio alla fine della Resistenza; Al centro la&nbsp;<i>Cronistoria della 33&ordf; Brigata &ldquo;Dragone&rdquo;</i>, firmata dal comandante Mingh&igrave;n; Conclude il volume la sezione I partigiani della Brigata, che racchiude dettagli anagrafici, personali e del periodo in formazione degli uomini della &ldquo;Dragone&rdquo;.