<b>Comprendere la natura del fascismo</b><br />Questo importante testo fu scritto durante gli anni della crisi tedesca, 1930-33, ed in seguito bandito dai nazisti, ed &egrave; un contributo senza eguale alla comprensione di uno dei fenomeni cruciali anche dei nostri tempi, il fascismo. Reich applica la sua conoscenza clinica della struttura caratteriale umana alla scena sociale e politica e respinge fermamente il concetto che il fascismo sia l&rsquo;ideologia o l&rsquo;azione di un singolo individuo o di una singola nazionalit&agrave;, o di un qualsiasi gruppo etnico o politico. Egli nega pure una spiegazione puramente socio-economica, quale era stata avanzata dagli ideologi marxisti. Reich concepisce il fascismo come espressione della struttura caratteriale irrazionale dell&rsquo;uomo medio, i cui impulsi e le cui necessit&agrave; primarie, biologiche, sono state represse per migliaia di anni. L&rsquo;importanza di questa opera oggi non deve essere sottovalutata. La struttura caratteriale umana che diede vita a movimenti fascisti organizzati esiste tuttora, e domina i nostri attuali conflitti sociali. Se vogliamo un giorno eliminare l&rsquo;agonia caotica dei nostri tempi, dobbiamo rivolgere la nostra attenzione alla struttura caratteriale che la crea; dobbiamo capire la psicologia di massa del fascismo.<br /><br /><b>L&rsquo;autore</b>: Wilhelm Reich nacque in Austria nel 1897. Studi&ograve; medicina a Vienna dove, in seguito, diresse il Seminario di terapia psicanalitica. Con l&rsquo;avvento del nazismo fu costretto a fuggire dalla Germania e, dopo un breve soggiorno in Norvegia, si trasfer&igrave; negli Stati Uniti fondando a New York l&rsquo;Orgone Institute. Denunciato per i suoi esperimenti, venne rinchiuso nel penitenziario di Lewisburg dove mor&igrave; di infarto. Il pensiero di Reich &egrave; sempre stato in bilico tra freudismo e marxismo, dei quali tenta una sapiente quanto ardita sintesi, proiettandosi in tal senso verso un filone della psicoanalisi che potremmo definire erotica. Psicoanalisi e marxismo sono da Reich concepiti prospettive parziali e insufficienti se non incollate fra loro, efficaci solo e soltanto se integrati, in modo tale da penetrare la dialettica psicosociale dell&rsquo;uomo.