I sonetti shakespeariani includono alcuni tra i pi&ugrave; alti versi d&rsquo;amore mai composti.<br />Continui e costanti cambi d&rsquo;umore conducono il Lettore dalla dolcezza pi&ugrave; tenera, propria della musicalit&agrave; di taluni versi, alla crudezza pi&ugrave; angosciante di certe scelte tematiche e linguistiche.<br />Impossibile restare immuni al fascino di un linguaggio in cui ogni parola comporta e scatena un vortice infinito e piacevole di emozioni contrarie e allo stesso tempo complementari, aprendoci ogni volta a una visione multiforme ma unitaria degli elementi e degli aspetti cantati.<br />Nel loro insieme, i 154 componimenti &ndash; qui riproposti nella versione integrale con testo inglese a fronte &ndash; pubblicati per la prima volta nel 1609 dall&rsquo;editore Thomas Thorpe senza il consenso e la revisione dell&rsquo;autore, si interrogano dunque sulla fugacit&agrave; del tempo, sulle contraddizioni del mondo, sulla natura e sulle pene dell&rsquo;amore dando voce a una ricchissima gamma di stati d&rsquo;animo, sentimenti, emozioni: le risposte sono mille e nessuna, in un gioco di ribaltamenti, impennate e rinvii che &egrave; la cifra di questi versi immortali.