Kubrick Stanley eBooks
eBooks con argomento Kubrick Stanley di Formato Pdf
L'immagine secondo Kubrick. E-book. Formato PDF Flavio De Bernardinis - Lindau, 2019 -
Brillante fotografo per la rivista americana «Look», Stanley Kubrick ha compiuto il passo verso il cinema mantenendo la fotografia quale prassi artistica di riferimento imprescindibile. E da essa trae spunto questo saggio per tentare un primo abbozzo di analisi iconografica del cinema kubrickiano, a partire dal film caposaldo 2001: Odissea nello spazio. Una preziosa dichiarazione dello stesso regista, riferita a Jack Nicholson durante la lavorazione di Shining, secondo cui il cinema si trova a «fotografare la fotografia della realtà», rende il viaggio nelle spire dell’immagine secondo Kubrick un labirintico itinerario puntato dritto verso il cuore, l’essenza stessa dell’arte cinematografica. Le immagini cardinali dell’iconografia di Kubrick sono tre: la porta, la stanza da bagno, il corridoio. Esse trovano appropriata modulazione figurativa nei singoli film, fino all’ultimo capolavoro, Eyes Wide Shut, in cui le immagini vertiginosamente interfacciano fra di loro il grande, enigmatico mito che chiude la parabola di ri-fondazione del genere umano, la civiltà, la cultura, l’arte. *** NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA E AMPLIATA ***
La musica secondo Kubrick. E-book. Formato PDF Sergio Bassetti - Lindau, 2019 -
Estranea a tentazioni descrittive, mai futilmente cosmetica o gregaria, la musica nel cinema di Kubrick si pone come vigorosa forza motrice densa di risonanze e sottotesti, che offre allo spettatore percorsi di senso originali e un’accesa capacità evocativa: non è azzardato sostenere che l’agglomerato musicale allestito dal regista per 2001: Odissea nella spazio ridefinisce, con un perentorio voltar pagina, lo statuto e le intenzioni stesse della coalizione tra immagini e dispositivo musicale nel film. Soluzioni e accostamenti audio/visivi sin lì inediti, controcorrente, e persino sconvenienti – stando almeno al galateo applicativo allora in voga –, fanno d’un sol colpo breccia e dilagano dallo schermo alleandosi a immagini non meno destabilizzanti: l’esperienza sonora spettatoriale ne esce radicalmente rivoluzionata nelle sue norme e forme. Riconsiderato retrospettivamente, il rifiuto di ogni prassi applicativa tradizionale fa di 2001 la più puntuale trasposizione degli umori sovversivi del ‘68 in territorio cine-musicale, e ratifica la parità – quando non il primato – del suono nella gerarchia tanto espressiva che puramente sensoriale del film. Di lì in avanti Kubrick non perderà occasione di ritoccare e perfezionare il suo canone, e ciascuno dei cinque capolavori successivi sarà tappa ulteriore di una sperimentazione incessante, anche quando attuata con gesti forse meno trasgressivi ma sempre guidati da un pensiero musicale istintivo e al tempo stesso rigorosamente organizzato.