Guerra Italo Etiopica eBooks
eBooks con argomento Guerra Italo Etiopica
Il massacro di Addis Abeba. E-book. Formato EPUB Ian Campbell - Rizzoli, 2018 -
Ci sono pagine della storia d'Italia che conosciamo ormai a memoria, e altre su cui ancora non è stata scritta la parola 'fine'. E poi ci sono le pagine dimenticate, relegate all'oblio perché troppo dolorose. Anche quelle, però, fanno parte del nostro passato. In questo caso, del nostro passato di 'potenza imperialista'. La mattina del 19 febbraio 1937, ad Addis Abeba, il viceré Rodolfo Graziani e le autorità italiane che da nove mesi governano un terzo dell'Etiopia celebrano la nascita del primo figlio maschio del principe Umberto di Savoia. Ma un gruppo d'insorti riesce a superare i controlli e, all'improvviso, otto bombe a mano seminano il caos tra quei notabili. Di fronte al bilancio - sette morti e decine di feriti, compreso lo stesso Graziani - il Duce ordina la repressione: 'Tutti i civili e religiosi comunque sospetti devono essere passati per le armi'. È così che si scatena uno dei massacri più ignobili della parentesi coloniale italiana: giorni di terrore, tra omicidi e saccheggi, durante i quali migliaia di innocenti vengono trucidati con sistematica brutalità. Repressione che culmina, nel maggio dello stesso anno, con l'eccidio di centinaia di monaci, preti e pellegrini cristiani della Chiesa etiope, tutti disarmati, radunati nel monastero di Debra Libanos. Intanto, le Camicie nere ne approfittano per azzerare l'intellighenzia del Paese, in un vero e proprio pogrom. Con precisione accademica e passo narrativo, Ian Campell ricostruisce in questo saggio una delle atrocità meno conosciute del regime fascista, analizzandone premesse e conseguenze, senza fare sconti a nessuno. Prefazione di Richard Pankhurst.
L'ora solenne. E-book. Formato EPUB Marco Palmieri - Baldini+Castoldi, 2015 -
Tra lettere e diari intimi, documenti militari e relazioni delle spie dell’Ovra sullo «spirito pubblico», un racconto originale e a più voci sull’illusione pubblica e la disillusione privata della guerra che più ha infiammato gli italiani sotto il fascismo, portando la parabola del consenso e il mito del Duce al suo apice. La storia è nota: il 3 ottobre 1935 l’Italia – ansiosa di conquistare un posto al sole fra le potenze coloniali – invase l’Etiopia; sette mesi dopo Mussolini annunciò il ritorno dell’Impero «sui colli fatali di Roma». Fu una guerra nazionale, combattuta da mezzo milione di italiani ansiosi di riscattare il prestigio compromesso dall’Italietta pre-fascista, umiliata dalla «vittoria mutilata»; una guerra moderna, col massiccio uso di mezzi meccanici e aviazione; una guerra criminale, con l’impiego sistematico dei gas nelle fasi più delicate. Fu poi una guerra dimenticata nel cono d’ombra dell’autoassolutoria vulgata del regime da operetta e degli italiani «brava gente». Ma dietro le canzoncine spensierate come Faccetta nera e la propaganda, cosa pensavano davvero gli italiani di allora? Intrecciando abilmente tante fonti coeve, Palmieri dà voce allo spirito del tempo, per mostrarci un Paese illuso dall’«ora solenne», che non arrivò mai. Marco Palmieri Giornalista e saggista, è membro dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla resistenza e della Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulle vicende politico-militari del Novecento e la loro memoria. In particolare ha pubblicato, con Mario Avagliano, Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte 1940-1943 (2014), e, tra il 2009 e il 2012, la serie Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945, Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945 e Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945. Per Baldini&Castoldi, nel 2013, sempre con Mario Avagliano, ha pubblicato Di pura razza italiana. L’Italia ariana di fronte alle leggi razziali.
L'ora solenne. E-book. Formato PDF Marco Palmieri - Baldini+Castoldi, 2015 -
Tra lettere e diari intimi, documenti militari e relazioni delle spie dell’Ovra sullo «spirito pubblico», un racconto originale e a più voci sull’illusione pubblica e la disillusione privata della guerra che più ha infiammato gli italiani sotto il fascismo, portando la parabola del consenso e il mito del Duce al suo apice. La storia è nota: il 3 ottobre 1935 l’Italia – ansiosa di conquistare un posto al sole fra le potenze coloniali – invase l’Etiopia; sette mesi dopo Mussolini annunciò il ritorno dell’Impero «sui colli fatali di Roma». Fu una guerra nazionale, combattuta da mezzo milione di italiani ansiosi di riscattare il prestigio compromesso dall’Italietta pre-fascista, umiliata dalla «vittoria mutilata»; una guerra moderna, col massiccio uso di mezzi meccanici e aviazione; una guerra criminale, con l’impiego sistematico dei gas nelle fasi più delicate. Fu poi una guerra dimenticata nel cono d’ombra dell’autoassolutoria vulgata del regime da operetta e degli italiani «brava gente». Ma dietro le canzoncine spensierate come Faccetta nera e la propaganda, cosa pensavano davvero gli italiani di allora? Intrecciando abilmente tante fonti coeve, Palmieri dà voce allo spirito del tempo, per mostrarci un Paese illuso dall’«ora solenne», che non arrivò mai. Marco Palmieri Giornalista e saggista, è membro dell’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla resistenza e della Società italiana per lo studio della storia contemporanea. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulle vicende politico-militari del Novecento e la loro memoria. In particolare ha pubblicato, con Mario Avagliano, Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte 1940-1943 (2014), e, tra il 2009 e il 2012, la serie Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945, Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945 e Voci dal lager. Diari e lettere di deportati politici italiani 1943-1945. Per Baldini&Castoldi, nel 2013, sempre con Mario Avagliano, ha pubblicato Di pura razza italiana. L’Italia ariana di fronte alle leggi razziali.