Handicappati Fratelli eBooks
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Siblings: Essere fratelli di ragazzi con disabilità. E-book. Formato EPUB Alessia Farinella - Edizioni Centro Studi Erickson, 2015 -
Il rapporto tra fratelli e sorelle è, tra le relazioni umane, una delle più intense: vi si intrecciano allo stesso tempo sentimenti di attaccamento, confidenza e competizione, istinto di protezione e conflittualità.Cosa accade però se uno dei fratelli è disabile? Come si modificano i comportamenti all’interno e all’esterno del contesto familiare? Quali implicazioni ne derivano e quali risorse possono attivarsi?Il volume si propone di rispondere a queste domande, dando voce ai fratelli di ragazzi con disabilità nelle varie fasi della crescita. Le loro testimonianze restituiscono tutta la complessità di un’esperienza unica: il senso di abbandono rimproverato ai genitori, le fasi di rifiuto e indifferenza, la gelosia… ma anche l’entusiasmo di poter aiutare il proprio fratello o sorella, l’orgoglio nel vederne le conquiste e i traguardi raggiunti, la possibilità di riuscire, dopo aver rielaborato il proprio vissuto, a individuare le potenzialità che può offrire questa «speciale fraternità».Siblings, attraverso la presentazione di storie di vita, progetti, ricerche e una ricca selezione di suggerimenti di lettura, accompagnerà fratelli e genitori di persone con disabilità in un percorso di consapevolezza, insegnando loro a conoscersi meglio, gestendo in maniera efficace i conflitti e costruendo un contesto familiare sereno e resiliente.«Ho lottato. Ho lottato molto con tutti: genitori, parenti, compagni di scuola, qualche amico, e anche con lui, con Marco, mio fratello. L’ho desiderato tanto e quando è nato non mi sono scoraggiato. Sì, ho avuto un momento di sbandamento, ma poi l’amore che provavo ha avuto il sopravvento. Ma ho dovuto lottare... c’era sempre qualcosa che ci impediva di essere fratelli: i problemi di salute, le preoccupazioni mie e dei miei genitori, gli sguardi degli altri... finché un giorno Marco mi ha difeso mentre discutevo con mia madre. Lì ho capito: avevo un fratello, un complice un po’ difficile e strano, ma lui era lì, davanti a me.Da quel momento il mio atteggiamento nei suoi confronti è cambiato e ho iniziato a lottare per vivere il nostro rapporto di fratelli: non gli risparmiavo più le litigate o le arrabbiature e finalmente abbiamo imparato a conoscerci. Tutto questo ha avuto delle ripercussioni anche sui miei genitori. Ho avuto la sensazione che si sentissero quasi sollevati, perché finalmente eravamo tutti insieme, apertamente, ad affrontare la vita giorno dopo giorno.»