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Chi comanda Napoli: Clan, clientele politiche e Chiesa: i poteri forti che da vent'anni mettono sotto scacco la città. E-book. Formato EPUB Giuseppe Manzo - Castelvecchi, 2014 -
Sedici anni di commissariamento straordinario. Centonovantadue mesi tra inchieste giudiziarie, rivolte popolari e leggi speciali. È dietro la lunga 'emergenza rifiuti' che si sono annidati i poteri forti di Napoli. I poteri che hanno piegato e manipolato a proprio piacimento le amministrazioni che si sono avvicendate durante questo lungo lasso di tempo. E nulla è avvenuto per caso. Chi ha voluto trascinare nel baratro del disastro ambientale un'intera regione? Quali sono gli interessi (economici e criminali) e le responsabilità (politiche) che hanno condizionato le istituzioni partenopee? 'Chi comanda Napoli' apre con le rivelazioni dell'ex consigliere provinciale e regionale, Francesco Maranta, primo grande oppositore al sindaco-governatore Antonio Bassolino. Una testimonianza utile a ricostruire le vere posizioni che le forze politiche, di Centrosinistra e Centrodestra, hanno assunto negli anni sul tema della monnezza, il più fiorente dei business illegali. Pedine intercambiabili che dalla Tangentopoli del 1992 sono al servizio dei soliti nomi, pezzi di Chiesa e imprese del Nord d'Italia molto sensibili agli affari e, soprattutto, ai malaffari. Un testo che svela le collusioni tra apparati dello Stato e clan, di cui a pagarne le conseguenze sono i cittadini e i territori avvelenati. Giuseppe Manzo e Antonio Musella aprono la serie 'Chi comanda': le inchieste di RX che smascherano i veri padroni delle città italiane.
Tutti gli uomini del viceré. E-book. Formato EPUB Mariano Maugeri - Bur, 2013 -
Dal terremoto del 1980 a Monnezzopoli, da Antonio Gava ad Antonio Bassolino, da Achille Lauro ad Alfredo Romeo, Napoli è una torta da spartire, una fabbrica di sogni mai realizzati, un buco nero. Durante i quindici anni di governo incontrastato dell'ultimo viceré, eletto a furor di popolo due volte sindaco e due volte governatore della Campania e ora pronto a ricandidarsi alla guida della città, il miraggio del Rinascimento si trasforma nell'incubo dei rifiuti, del commissariamento della Sanità, di un'emergenza sociale - fatta di disoccupazione, abbandono scolastico, criminalità organizzata - che diventa normalità. I piani strategici restano nei cassetti, le periferie dilagano nel centro storico, le inchieste giudiziarie (Canaglia, Rompiballe, Magnanapoli) spaccano le giunte e frenano lo sviluppo. E la politica? Come dice Franco Roberti, ex capo della Dda di Napoli, la politica è morta, e quella singolare materia che le è sopravvissuta serve solo come sponda per gli affari. Questa inchiesta racconta le gesta di una classe dirigente concentrata solo sui propri interessi, imperturbabile di fronte alle proprie incompetenze, impegnata in un grottesco valzer di poltrone che poco ha a che fare con la gestione dei gravi problemi - ma anche delle opportunità - che è chiama ad affrontare.
Tutti gli uomini del viceré. E-book. Formato PDF Mariano Maugeri - Bur, 2013 -
Dal terremoto del 1980 a Monnezzopoli, da Antonio Gava ad Antonio Bassolino, da Achille Lauro ad Alfredo Romeo, Napoli è una torta da spartire, una fabbrica di sogni mai realizzati, un buco nero. Durante i quindici anni di governo incontrastato dell'ultimo viceré, eletto a furor di popolo due volte sindaco e due volte governatore della Campania e ora pronto a ricandidarsi alla guida della città, il miraggio del Rinascimento si trasforma nell'incubo dei rifiuti, del commissariamento della Sanità, di un'emergenza sociale – fatta di disoccupazione, abbandono scolastico, criminalità organizzata – che diventa normalità. I piani strategici restano nei cassetti, le periferie dilagano nel centro storico, le inchieste giudiziarie (Canaglia, Rompiballe, Magnanapoli) spaccano le giunte e frenano lo sviluppo. E la politica? Come dice Franco Roberti, ex capo della Dda di Napoli, la politica è morta, e quella singolare materia che le è sopravvissuta serve solo come sponda per gli affari. Questa inchiesta racconta le gesta di una classe dirigente concentrata solo sui propri interessi, imperturbabile di fronte alle proprie incompetenze, impegnata in un grottesco valzer di poltrone che poco ha a che fare con la gestione dei gravi problemi – ma anche delle opportunità – che è chiama ad affrontare.