Schubert Franz eBooks
eBooks con argomento Schubert Franz
Schubert: L'amico e il poeta nelle testimonianze dei suoi contemporanei. E-book. Formato EPUB Otto Erich Deutsch - Edt, 2018 -
'Era il 1814 quando un giorno, mano nella mano con un amico, Schubert entrò nella stanza che cinque anni più tardi avremmo occupato insieme. Si trovava nella Wipplingerstraße. Casa e stanza avevano accusato il peso del tempo: il soffitto era quasi crollato, la luce oscurata da un grande edificio che sorgeva di fronte, c'era un pianoforte troppo suonato e una biblioteca striminzita; l'ambiente era quello e il ricordo del luogo insieme con quello delle ore che vi ho trascorso non mi abbandonerà mai'. Chi parla è il poeta Johann Mayrhofer, fraterno amico di Schubert, suo compagno nell'arte e poeta di molti suoi Lieder. La sua testimonianza è una delle moltissime raccolte da Otto Erich Deutsch in un lavoro iniziato nel 1912 e terminato nel 1957. Si tratta dei ricordi degli amici di Schubert, i compagni di vita e di arte, l'anima di quelle serate definite 'schubertiadi'. La viva voce dei protagonisti ci restituisce la storia del grande musicista rendendoci partecipi non solo di un'esistenza, ma della Vienna dei primi anni dell'Ottocento nonché di un modo di concepire l'arte e la vita. Nuova edizione.
Il viaggio d'inverno di Schubert. Anatomia di un ossessione. E-book. Formato EPUB Ian Bostridge - Il Saggiatore, 2015 -
Nel 1825, in tournée a Salisburgo, Schubert scrive al fratello di aver creato una forma d’arte inedita: «La maniera in cui Vogl canta e io eseguo l’accompagnamento, dando corpo a un unico interprete, è qualcosa di nuovo e mai udito». Nasce il Lied moderno: qualcosa di «perfetto» che sublima una pratica popolare e la indirizza verso la sua completa metamorfosi, quel Canto della Terra di Mahler che non vede più confini fra art song e sinfonia. Schubert compone i ventiquattro Lieder per voce e pianoforte di Winterreise, Viaggio d’inverno, tra il 1827 e il 1828, verso la fine della sua breve vita, musicando le poesie che Wilhelm Mu¨ller aveva pubblicato nella rivista, sospetta al governo prussiano, Urania e nei Deutsche Blätter. Inizia qui la storia di un’opera tra le più note e frequentate – da interpreti e ascoltatori – della musica cosiddetta classica. Ian Bostridge, uno dei massimi interpreti di Lieder di oggi, sedotto fin dall’adolescenza dalla Winterreise, ne esplora ogni aspetto. Racconta la trama, che Schubert stesso ha volontariamente sottratto, frammentato, rendendo il suo Wanderer – il suo viandante che cammina su strade innevate e ventose, bandito (o forse in fuga) da una casa calda e un tempo accogliente – un personaggio inquieto, fortemente byroniano, inevitabilmente affascinante. Affronta ogni emozione – perdita, dolore, solitudine, disperazione, ironia a volte – ingigantita dal paesaggio notturno e invernale, e la attraversa, viandante lui stesso nella musica di Schubert. La lettura supera la suggestione personale, per aprirsi al mondo che ha creato la Winterreise e al mondo che l’ha accolta, e ogni Lied diventa l’occasione per collocare l’opera nel suo contesto storico e trovare connessioni nuove e impreviste, letterarie, visive, psicologiche, scientifi che e politiche. E naturalmente musicali: in una composizione così estesa come quella del Viaggio d’inverno sono presenti schemi ricorrenti e artifici armonici che meritano di essere rilevati, e Bostridge lo fa con un approccio che si potrebbe definire fenomenologico, tracciando traiettorie soggettive e culturalmente connotate, piuttosto che catalogando modulazioni, cadenze, terzine, pianissimo e fortissimo. Al centro del Viaggio d’inverno di Schubert è la musica nella sua totalità, perché, come Mu¨ller afferma, «le mie canzoni vivono una vita a metà, un’esistenza cartacea di bianco e nero, finché la musica non soffia in loro la vita».
La voce di Mignon. Viaggi nel canto tra Goethe e Schubert. E-book. Formato EPUB Alessandro Tenaglia - Diastema Editrice, 2020 -
Mignon è una creatura poetica nata dalla penna di Goethe, simbolo di un sentimento specifico, la Sehnsucht, che in italiano si traduce impropriamente con la parola nostalgia. In realtà, Mignon rappresenta la nostalgia che ha perso il suo stesso oggetto, e che quindi non è soltanto dolore per la lontananza, diventando pervasiva e totalizzante proprio per la sua indefinitezza. La musica ha dato suoni e voce a Mignon nelle composizioni scritte da Beethoven, Zelter, Reichardt, Schumann, Liszt, Thomas, Wolf… E Schubert. Partendo dalle specialissime pagine schubertiane dedicate a Mignon e dall’intensità che la voce dei versi di Mignon vi trova, personaggi e storie si dipanano a raccontare la Sehnsucht in alcune possibili manifestazioni tra persone come noi, o che nel nostro stesso mondo vivono. I diversi personaggi ci raccontano questo sentimento e ci accompagnano a scoprire, in parte persino con l’aiuto dello studio analitico della musica, e anche nel nostro stesso animo, la voce di Mignon che cerca di esprimersi per noi e dentro di noi.