Stefano Ardito eBooks
eBooks di Stefano Ardito con argomento De Filippi Filippo
Stefano Ardito, nato a Roma, è una delle firme più note del giornalismo di montagna e di viaggi italiano. I suoi reportage e le sue inchieste sono stati pubblicati da «Airone», «Repubblica», «Il Venerdì», «Alp», «Meridiani» e «Specchio», settimanale de «La Stampa». Oggi scrive per «Il Messaggero», «Meridiani Montagne», «Qui Touring», «Plein Air» e altre testate. Il pubblico di Rai Tre lo conosce grazie ai suoi documentari, messi in onda per vent’anni nel programma quotidiano «Geo&Geo». Ha all’attivo alcune decine di guide e una ventina di libri, tra i quali «La grande avventura» (Corbaccio, 2013) e «Alpi di guerra, Alpi di pace» (Corbaccio, 2015), vincitore del Premio Cortina Montagna 2015.
La grande avventura. Filippo De Filippi e la sua spedizione attraverso le montagne dell'Asia (1913-1914). E-book. Formato EPUB Stefano Ardito - Corbaccio, 2013 -
Nell’agosto 1913 un gruppo di austeri signori attrezzati con pendoli, termometri, palloni sonda e teodoliti, si imbarca a Marsiglia e approda a Bombay per un lungo viaggio nel cuore dell’Asia, destinato a interrompersi inaspettatamente nell’agosto del 1914, con la notizia dello scoppio della guerra in Europa. A ideare e dirigere questa spedizione straordinaria è il quarantaquattrenne medico torinese Filippo De Filippi, già noto nel mondo dei viaggiatori dell’epoca per aver accompagnato il Duca degli Abruzzi in Alaska e al K2. De Filippi e i suoi compagni esplorano le valli del Karakorum, dell’Himalaya occidentale e del Turkestan cinese, facendo tappa a Skardu, a Leh, sul ghiacciaio Rimu, sull’altopiano del Dèpsang e a Kashgar, in pieno deserto del Taklamakan: luoghi dai nomi ancor oggi non del tutto familiari, ma che ai primi del Novecento significano un tuffo nell’ignoto. La passione che li muove ha molte componenti: spirito di avventura, rigore scientifico, curiosità tutta umanistica per i popoli e le culture che incontreranno per via. Mappano territori inesplorati, raccolgono campioni di rocce, effettuano rilevazioni gravimetriche, studiano le società e le economie locali di Baltì, Ladakhi, Uiguri, Kirghisi... Eredi di Marco Polo, apriranno la strada ad altri grandi viaggiatori del Novecento come Ardito Desio. E il loro viaggio, anche se non si è concluso come avrebbero voluto, resta una «grande avventura» che a cent’anni di distanza continua interessare e affascinare.