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eBooks di Aa Vv Storia militare
Alpini: Trincee, dolori e grandi gesta. E-book. Formato EPUB Aa.Vv. - Solferino, 2022 -
La storia degli alpini comincia ufficialmente in una data precisa: il 15 ottobre 1872, con il decreto di costituzione firmato a Napoli dal re Vittorio Emanuele II. Ma è all’iniziativa di altri due personaggi che si deve il traguardo: il capitano di fanteria Giuseppe Perrucchetti e il ministro della Guerra Cesare Ricotti Magnani. Celebrati per le imprese militari come per l’impegno al fianco della comunità, amati per lo spirito di sacrificio come per l’inconfondibile penna sul cappello, gli alpini rappresentano un pezzo fondamentale dell’identità italiana. Il loro mito si diffonde con la Grande Guerra, consolidando nell’opinione pubblica alcuni dei tratti distintivi del corpo – resistenza di fronte alle difficoltà, tenacia, senso del dovere – e continua, con orgoglio, ancora oggi. Attraverso le grandi firme del «Corriere della Sera» e le voci di membri del corpo alpino, che in pace e in guerra si sono distinti e che a queste pagine consegnano la propria testimonianza, Alpini ripercorre una storia di cui, centocinquant’anni dopo, non si può che andare fieri.
La grande guerra del secolo. E-book. Formato EPUB Aa.Vv. - Avvenire, 2015 -
La “Grande Guerra”: nonostante i numerosi conflitti avvenuti in seguito, e persino più sanguinosi, quella scoppiata nel 1914 tra le grandi potenze europee continua a definirsi per antonomasia “grande”. Perché è stata la prima davvero “mondiale”; perché ha visto masse morire in un’inedita guerra di posizione; perché furono usati in modo massiccio armi nuove come aerei, carri armati e gas... La Grande Guerra ha segnato un’epoca e perciò anche su “Avvenire” la ricordiamo nel centenario, con una serie di articoli che raccogliamo in questo e-book. Articoli che cercano di raccontare e spiegare. Raccontare, scegliendo episodi solo apparentemente secondari, se non perfino marginali, ma che al contrario possono gettare maggiore luce sull’intero fenomeno, tanto articolato e complesso da sfuggire facilmente alla comprensione. Spiegare, attraverso analisi e interviste agli storici e agli studiosi – italiani, francesi, tedeschi, inglesi – che hanno studiato quel tragico quinquennio nel modo più approfondito e innovativo, scandagliandone gli aspetti più e meno noti alla ricerca non di un “senso” – l’«inutile strage» non ne ha né può averne – ma almeno di una comprensione, di una contestualizzazione capace di ricordarci il nostro recente passato. Di illuminarci su quanto ci ha portati fino a essere quello che siamo oggi, in Italia e in Europa. E anche, perché no, di ammonirci per il futuro, in questo nostro presente ancora una volta solcato da venti di guerra così vicini alle nostre case.
La grande guerra del secolo. E-book. Formato PDF Aa.Vv. - Avvenire, 2015 -
La “Grande Guerra”: nonostante i numerosi conflitti avvenuti in seguito, e persino più sanguinosi, quella scoppiata nel 1914 tra le grandi potenze europee continua a definirsi per antonomasia “grande”. Perché è stata la prima davvero “mondiale”; perché ha visto masse morire in un’inedita guerra di posizione; perché furono usati in modo massiccio armi nuove come aerei, carri armati e gas... La Grande Guerra ha segnato un’epoca e perciò anche su “Avvenire” la ricordiamo nel centenario, con una serie di articoli che raccogliamo in questo e-book. Articoli che cercano di raccontare e spiegare. Raccontare, scegliendo episodi solo apparentemente secondari, se non perfino marginali, ma che al contrario possono gettare maggiore luce sull’intero fenomeno, tanto articolato e complesso da sfuggire facilmente alla comprensione. Spiegare, attraverso analisi e interviste agli storici e agli studiosi – italiani, francesi, tedeschi, inglesi – che hanno studiato quel tragico quinquennio nel modo più approfondito e innovativo, scandagliandone gli aspetti più e meno noti alla ricerca non di un “senso” – l’«inutile strage» non ne ha né può averne – ma almeno di una comprensione, di una contestualizzazione capace di ricordarci il nostro recente passato. Di illuminarci su quanto ci ha portati fino a essere quello che siamo oggi, in Italia e in Europa. E anche, perché no, di ammonirci per il futuro, in questo nostro presente ancora una volta solcato da venti di guerra così vicini alle nostre case.