Adriana Zarri eBooks
eBooks di Adriana Zarri Culto, riti e cerimonie cristiane
Adriana Zarri (1919-2010) è stata scrittrice, eremita laica e teologa di linea conciliare ancor prima del Concilio Vaticano II. Intellettuale coraggiosa e controcorrente, ha difeso con forza la libertà di espressione femminile in ambiti come la teologia e l’ecclesiologia, scrivendo saggi, romanzi e articoli impegnati. A partire dagli anni ’70 ha deciso di vivere in campagna, in forma eremitica, coltivando la terra e allevando animali, scelta che non le ha impedito di partecipare attivamente al dibattito politico e culturale del suo tempo. Tra i suoi scritti più importanti ricordiamo Teologia del probabile (1967), È più facile che un cammello… (1975), Nostro Signore del deserto. Teologia e antropologia della preghiera (1978), Quaestio 98 (1994), Un eremo non è un guscio di lumaca. «Erba della mia erba» e altri resoconti di vita (2011) e Teologia del quotidiano (2012). Per Lindau è uscita nel 2014 la nuova edizione de Il pozzo di Giacobbe. Raccolta di preghiere da tutte le fedi.
Il pozzo di Giacobbe: Raccolta di preghiere da tutte le fedi. E-book. Formato EPUB Adriana Zarri - Lindau, 2015 -
La preghiera è il centro di ogni religione, l’anima di ogni pietà, il respiro di ogni fede. Credere e pregare sono, in fondo, la stessa cosa. La fede è preghiera che ascolta; la preghiera è fede che parla. Pregare non significa anzitutto parlare, ma ascoltare. Da questa preghiera come ascolto nasce la fede, che a sua volta diventa preghiera come parola. Adriana Zarri, in questo volume che reca come sottotitolo Raccolta di preghiere da tutte le fedi, ha accettato la sfida del monoteismo (se così vogliamo chiamarla) e ha messo insieme tante voci diverse rivolte all’unico Dio, provenienti dai più disparati orizzonti religiosi. Dal profondo Pozzo di Giacobbe l’Autrice attinge preghiere cristiane (sono la maggioranza), ebraiche, musulmane (una di Maometto stesso), indù, dei Maya, degli Akon africani, del Bhagavadgita, nonché di tribù animiste. Sincretismo? In nessun modo. Contaminazioni? Neppure. Sono tutte preghiere rivolte al «Tu» divino, all’Ineffabile dai molti nomi. Provengono da molte religioni, ma la fede, come atteggiamento di fondo davanti a Dio, è simile in tutte le religioni, per quanto diverse queste possano essere tra loro. Del resto, anche all’interno di ogni singola religione, c’è una pluralità straordinaria di voci, dettate da altrettante esperienze di preghiera, nate in tempi e contesti diversissimi, spesso anche da ispirazioni diverse, ma che si integrano perfettamente come le voci di un unico coro. Così, nel Pozzo di Giacobbe, troviamo, oltre a molte preghiere di Adriana Zarri – che sono una delle ricchezze del volume –, preghiere che vanno da Clemente Alessandrino a Dag Hammarskjöld, da Anselmo di Aosta a Teilhard de Chardin, da Ambrogio da Milano a Giovanni Papini, da Efrem il Siro a Antonio Hortolano, da Agostino ai Negro Spirituals, da Iacopone da Todi a Sören Kierkegaard. Insomma: una straordinaria ricchezza e una splendida coralità. Dalla prefazione di Paolo Ricca
Il pozzo di Giacobbe: Raccolta di preghiere da tutte le fedi. E-book. Formato PDF Adriana Zarri - Lindau, 2015 -
La preghiera è il centro di ogni religione, l’anima di ogni pietà, il respiro di ogni fede. Credere e pregare sono, in fondo, la stessa cosa. La fede è preghiera che ascolta; la preghiera è fede che parla. Pregare non significa anzitutto parlare, ma ascoltare. Da questa preghiera come ascolto nasce la fede, che a sua volta diventa preghiera come parola. Adriana Zarri, in questo volume che reca come sottotitolo Raccolta di preghiere da tutte le fedi, ha accettato la sfida del monoteismo (se così vogliamo chiamarla) e ha messo insieme tante voci diverse rivolte all’unico Dio, provenienti dai più disparati orizzonti religiosi. Dal profondo Pozzo di Giacobbe l’Autrice attinge preghiere cristiane (sono la maggioranza), ebraiche, musulmane (una di Maometto stesso), indù, dei Maya, degli Akon africani, del Bhagavadgita, nonché di tribù animiste. Sincretismo? In nessun modo. Contaminazioni? Neppure. Sono tutte preghiere rivolte al «Tu» divino, all’Ineffabile dai molti nomi. Provengono da molte religioni, ma la fede, come atteggiamento di fondo davanti a Dio, è simile in tutte le religioni, per quanto diverse queste possano essere tra loro. Del resto, anche all’interno di ogni singola religione, c’è una pluralità straordinaria di voci, dettate da altrettante esperienze di preghiera, nate in tempi e contesti diversissimi, spesso anche da ispirazioni diverse, ma che si integrano perfettamente come le voci di un unico coro. Così, nel Pozzo di Giacobbe, troviamo, oltre a molte preghiere di Adriana Zarri – che sono una delle ricchezze del volume –, preghiere che vanno da Clemente Alessandrino a Dag Hammarskjöld, da Anselmo di Aosta a Teilhard de Chardin, da Ambrogio da Milano a Giovanni Papini, da Efrem il Siro a Antonio Hortolano, da Agostino ai Negro Spirituals, da Iacopone da Todi a Sören Kierkegaard. Insomma: una straordinaria ricchezza e una splendida coralità. Dalla prefazione di Paolo Ricca
Nostro Signore del deserto: Meditazioni sulla preghiera. E-book. Formato EPUB Adriana Zarri - Rubbettino Editore, 2013 -
L'intensa meditazione intorno alla realtà della preghiera al centro di questo volume non viene, come sarebbe pure lecito attendersi, dalla testa e dalle mani di un qualche chierico, maschio ovviamente. Nasce piuttosto dalla testa, dalle mani, e in misura non minore dal cuore di una donna, Adriana Zarri, che è stata scrittrice, teologa, eremita e voce profetica nel nostro tempo. E sopratutto donna di preghiera. La differenza per questo balza subito agli occhi e alle orecchie. Per Adriana Zarri la preghiera non è questione di formule o di linguaggi, di riti o di pratiche, di richieste petulanti o di obblighi da assolvere. La preghiera è piuttosto una questione ontologica: cioè del nostro essere, del nostro stare al mondo, del nostro modo di vivere; e nello stesso tempo è una questione di amore: dell'amore che portiamo al mistero dell'essere che da ogni parte si affaccia all'orizzonte della nostra esistenza e che nella religione ha il nome di Dio. Accogliere e lasciarsi accogliere da questo mistero dell'essere è in verità l'ultimo e intimo segreto di ciò che chiamiamo preghiera.