Alessio Cervelli eBooks
eBooks di Alessio Cervelli di Formato Mobipocket
Con lo sguardo nel cielo: Un uomo di nome Bach. E-book. Formato Mobipocket Alessio Cervelli - Alessio Cervelli, 2017 -
Di fronte alle ferite ed incongruenze di questo nostro caotico e pazzo mondo, viene proprio da chiederci: che ce ne facciamo di duecento pagine su Bach? A che ci serve la memoria di un parruccone grassoccio e pure un po’ scorbutico, morto duecentosessantasette anni fa, se la gente non sa più neppure a che santo votarsi per tirare avanti e non cedere alla disperazione? Per l’autore, la riposta è chiarissima: Bach serve, e parecchio, tanto ai bambini di un campo-scuola quanto all’adolescente che studia musica, all’adulto educatore in parrocchia e al genitore in cerca di una storia davvero edificante! Serve come modello di marito e di padre; serve come figura di enorme spessore artistico; serve come esempio di testarda e irriducibile fede. Nel mondo dei giovani, musicisti e non, c’è la grande urgenza di mostrare che qui non si ha per niente a che fare con roba vecchia, buona solo da gettare, ma con una persona straordinaria capace di un’arte senza pari, che ha ancora tantissimo da insegnare e donare. Con la prefazione del teologo liturgista Mons. Nicola Bux ed il commento della cantante jazz Clizia Miglianti, questo libro è il risultato della sistemazione in un unico volume dei due precedenti testi, “Bach: un grido di dolore, un sospiro d’amore, un palpito di fede” e “Bach ieri, Bach oggi”, confluiti insieme per dare a giovani ed adulti la possibilità, non certo di esaurire lo scibile sul grande maestro, quanto di poter delineare un quadro agile e piacevole dell’uomo, del musicista e del credente che fu Johann Sebastian.
DOMENICO ZIPOLI: “AMO, DUNQUE SUONO”. La scelta radicale di una vita, dalla musica in Europa alle missioni gesuitiche in America Latina. E-book. Formato Mobipocket Alessio Cervelli - Alessio Cervelli, 2015 -
Per chi studia organo, Zipoli è semplicemente il compositore delle “Sonate d’Intavolatura” che poi se ne andò in America Latina; per molti musicologi è un compositore degno di nota, che curiosamente, all’esplodere della sua fama, abbandonò l’Europa e si fece missionario gesuita, forse più per dilettarsi di musica che per vivere da religioso. Per i nativi latino-americani, invece, è l’uomo che sconvolse in senso positivo la storia della loro arte musicale e il cui spirito, attraverso i secoli, ancora li assiste e li ispira. Chi è Domenico Zipoli? Con la prefazione di Giosué Berbenni, queste pagine non intendono svolgere in tono prettamente scientifico/accademico un’autorevole e completa ricapitolazione musicologica e storiografica che esaurisca ogni argomentazione su un musicista; è piuttosto una partecipe riflessione, un sereno tentativo di aggiungere – oggettivamente, senza intenti meramente agiografici – un elemento troppo trascurato ed adombrato nell’indagine circa Zipoli: la prospettiva delle ragioni della fede, che forse è proprio quel piccolo ingrediente che manca alla ricetta di una vita la quale, altrimenti, è destinata a rimanere un enigma, mentre invece potrebbe avere qualcosa di bello e di vivo da dire alla nostra Europa e alla vita pastorale della Chiesa del nostro tempo. Il tutto impreziosito da un’interessante appendice della psicologa e psicoterapeuta Claudia Rappuoli, che offre stuzzicanti elementi scientifici di riflessione a proposito del fatto che, in arte, cultura e musica, non è bello ciò che piace ma “è bello ciò che è bello!”.
Nardo ed Alabastro. Dal “cabaret liturgico” alla Divina Bellezza nella Liturgia e nella Musica Sacra (Seconda Edizione). E-book. Formato Mobipocket Alessio Cervelli - Alessio Cervelli, 2015 -
Quanti vanno a Messa e tornano a casa sconvolti dal “baccano musicale” che hanno trovato in chiesa? Chitarre grattate, tamburelli assordanti, canti che sono una pallida brutta copia delle canzoni di un festival di musica leggera o di una serata in un discopub. Qualche operatore pastorale esce di chiesa divertito, convinto che quello sia il modo giusto per attirare i giovani e per far divertire i bambini. Tanti, troppi fedeli, invece, tornano a casa con un’amara sensazione: “Non mi sembra neppure di essere stato a Messa! Non mi sono potuto concentrare nemmeno per due secondi!”. Così inevitabilmente capita che da un lato si abbiano catechisti e chitarristi (spalleggiati più o meno ingenuamente da qualche diacono o presbitero) che sbandierano la necessità di tali “gioiose esternazioni” per esigenze pastorali, ma che poi sperimentano la dolorosa frustrazione di perdere quegli stessi adolescenti, appena conferita loro la Cresima, senza riuscire a capacitarsi del perché; dall’altro, si hanno musicisti con seri studi alle spalle, musicologi, liturgisti e naturalmente non pochi sacerdoti e religiosi i quali, consapevoli della indiscutibile validità delle glorie del passato, si aggrappano al celebre adagio “hodie mala tempora currunt”, forse però mancando un poco di speranza cristiana. Con la prefazione di Mons. Nicola Bux, ecco la Seconda Edizione di questo saggio: un tentativo per fare chiarezza, invitandoci prima a guardarci alle spalle per capire cosa realmente stiamo perdendo (senza intransigenze o ideologie di sorta) per poi proporre qualche linea guida positiva e costruttiva per un sereno cammino di risanamento.