Andrea Tagliapietra eBooks

eBooks di Andrea Tagliapietra di Formato Pdf

Andrea Tagliapietra insegna Storia delle idee, Filosofia della cultura e Storia della filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove ha fondato e dirige il Centro di Ricerca Interdisciplinare di Storia delle Idee (crisi). È condirettore, con Sebastiano Ghisu, del «Giornale Critico di Storia delle Idee». Tra i suoi saggi: La virtù crudele. Filosofia e storia della sincerità (2003, Premio Viareggio per la saggistica), La forza del pudore. Per una filosofia dell’inconfessabile (2006), Il dono del filosofo. Sul gesto originario della filosofia (2009), Icone della fine. Immagini apocalittiche, filmografie, miti (2010), Gioacchino da Fiore e la filosofia (2013, Premio di filosofia «Viaggio a Siracusa»), Non ci resta che ridere (2013), Alfabeto delle proprietà. Filosofia in metafore e storie (2016) ed Esperienza. Filosofia e storia di un’idea (2017). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato La metafora dello specchio. Lineamenti per una storia simbolica (2008) e Filosofia dei cartoni animati. Una mitologia contemporanea (2019). Ha inoltre curato La fine di tutte le cose di Immanuel Kant (2006) e L’uomo è ciò che mangia di Ludwig Feuerbach (2017).

EBOOK   9788857598024

Storie dell’idea di immagine: Dalla filosofia antica all’arte contemporanea. E-book. Formato PDF Andrea Tagliapietra   -  Mimesis Edizioni, 2023  - 

Da tempo la civiltà contemporanea viene definita una “civiltà delle immagini”. Eppure la storia dell’idea di immagine è una storia plurale e sfaccettata, che ha visto concorrere diversi saperi e attribuire all’immagine le funzioni più disparate: ontologiche, psicologiche, cultuali, tecnologiche. Il presente volume intende mostrare in quanti modi, diversissimi fra loro, si possa dire l’immagine, recuperando, accanto ai momenti salienti della riflessione filosofica, teorie e pratiche rimaste ai margini della nostra tradizione. Pensare l’istanza iconica come vettore di potenzialità inespresse e non come copia degradata della realtà, costituisce infatti una posta in gioco fondamentale per il tempo presente, dove vige una proliferazione dello spettacolo mediatico che chiede solo di esser passivamente contemplato. Ciò permette non solo di ravvisare nell’immagine un potenziale critico e trasformativo, ma anche di comprendere i motivi della sua lunga e affascinante storia.

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EBOOK   9788833933122

Filosofia dei cartoni animati: Una mitologia contemporanea. E-book. Formato PDF Andrea Tagliapietra   -  Bollati Boringhieri, 2019  - 

Mirabolanti invenzioni visive che catturano il nostro sguardo adulto con lo stesso magnetismo che ci rapiva da piccoli. Qualsiasi spettatore concorderebbe con tale definizione dei cartoni animati. Ma che cosa stiamo guardando quando scorrono davanti a noi? E a quale forma di esperienza possiamo accedere attraverso questi eventi sensoriali, rispetto al cinema dal vero? Se lo chiede Andrea Tagliapietra, mentre si lascia guidare dallo stupore che fa sgranare gli occhi al filosofo come al bambino. Troppo innamorato dei cartoons per ridurli a semplici occasioni di esercizio didascalico della riflessione, perlustra la loro dimensione caleidoscopica nelle vesti variopinte del mitologo, dello storico delle idee, dell’antropologo e del filosofo morale: una festa del pensiero, a cui tutti siamo invitati. Festiva è infatti la tonalità dominante dell’animazione, al di là dei personaggi e delle vicende che inscena, dei temi che agita, delle tipologie che adotta e della visione del mondo che esprime, irenica o conflittuale, rassicurante o apocalittica. Gli invulnerabili corpi senza organi in azione sullo schermo esaudiscono, nel cuore della contemporaneità e con tecniche ultraraffinate, l’antichissimo desiderio magico – testimoniato da una miriade di miti, leggende e tradizioni folkloriche – di animare l’inanimato, infondere vita nell’inorganico, dotare di linguaggio gli esseri che non parlano, spezzare le barriere tra uomo, animale e vegetale. Né persone, né cose, le figure semoventi dai colori saturi, incantevolmente innaturali, rivendicano uno statuto di realtà che scalza l’abituale immobilità degli oggetti e risarcisce il ruolo secondario, derivato, che la metafisica occidentale ha riservato all’immagine in quanto rappresentazione di qualcos’altro. Nella loro dignità assoluta e concreta singolarità di immagini prive di originale, i protagonisti dei cartoni animati conducono un’esistenza pirotecnica che rende plausibile l’impossibile, al ritmo spesso sincopato che ne legittima la qualifica di «jazz visivo». Ogni infrazione è contemplata: l’inosservanza delle leggi fisiche, innanzitutto, ma anche delle condotte biologiche, con l’insurrezione individualistica degli insetti sociali per antonomasia, ossia l’ape e la formica, o la formazione di combriccole allegramente transpecifiche; la permeabilità dei registri temporali, a loro agio sia nell’intemporale delle fiabe, sia nella quotidianità, sia negli estremi della preistoria e della poststoria, segnati entrambi dalla catastrofe; la trasfigurazione antropomorfa di animali e macchine; l’esasperazione iperbolica dell’antagonismo di coppia tra cacciatore e preda; il rovesciamento del bestiario, con il topo al posto d’onore. Un «al di qua e al di là dell’umano» che finora nessuno ha saputo cartografare meglio di Tagliapietra.

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