Annamaria Cavalli eBooks
eBooks di Annamaria Cavalli di Formato Pdf
Letteratura e scienza: Scontri e incontri tra immaginario letterario e sapere scientifico: i casi di D'Annunzio e Capuana. E-book. Formato PDF Annamaria Cavalli - Guaraldi, 2015 -
Tra la letteratura e la scienza c'è da sempre un rapporto insieme di conflittualità e di complementarità. Da sempre infatti le cosiddette 'due culture' - dalla famosa definizione datane da Charles Percy Snow nel 1959 - si guardano ora in cagnesco ora con ammiccante complicità. La prima parte dello studio, dopo aver sondato le origini della polemica, attraversa i territori teorici più significativi degli incontri e degli scontri tra i due ambiti. La seconda parte esplora le interferenze e gli scambi culturali che si sono verificati nei due settori soprattutto nel periodo positivista, con particolare attenzione alla narrativa di Capuana e D'Annunzio, sullo sfondo dei testi di Cesare Lombroso e della sua scuola.
Femme fatale o vittima predestinata?: La figura femminile nella narrativa fin de siècle. E-book. Formato PDF Annamaria Cavalli - Guaraldi, 2013 -
Nei testi narrativi di alcuni autori tra Ottocento e Novecento, in consonanza con le concezioni diffuse nell’area scientifico-filosofica, la figura femminile è soltanto in apparenza inscritta nella tipologia vulgata della femme fatale, la quale serve piuttosto da schermo a connotazioni più profonde e articolate, in cui positivo e negativo si intersecano in due ruoli opposti e complementari: quello di tramite indispensabile all’aspirazione dell’uomo di attingere il trascendente e quello di limite inesorabile ad una compiuta realizzazione di questa stessa aspirazione. La donna, dunque, come una compagna nemica, amata e odiata, corteggiata e ripudiata, inferiore e superiore al tempo stesso, che appare comunque vittima predestinata, che deve sempre morire perché l’uomo realizzi la sua tensione al superamento dei limiti e acquieti la sua nostalgia dell’assoluto. A un secolo di distanza e in tutt’altro contesto, si assiste con crescente sgomento al dilagare di ‘femminicidi’ ed è forse lecito chiedersi se non sia, ancora una volta, un reale senso di impotenza e frustrazione a indurre il maschio a distruggere il corpo femminile, come fonte ineludibile di una dipendenza totale.