Antonio Tricomi eBooks
eBooks di Antonio Tricomi di Formato Pdf
Ha pubblicato i volumi di saggistica Sull’opera mancata di Pasolini. Un autore irrisolto e il suo laboratorio (Carocci, Roma 2005), Pasolini: gesto e maniera (Rubbettino, Soveria Mannelli 2005), Il brogliaccio lasco dell’umanista. Cinema, cronaca, letteratura (Affinità Elettive, Ancona 2007), La Repubblica delle Lettere. Generazioni, scrittori, società nell’Italia contemporanea (Quodlibet, Macerata 2010), In corso d’opera. Scritti su Pasolini (Transeuropa, Massa 2011), Nessuna militanza, nessun compiacimento. Poveri esercizi di critica non dovuta (Galaad, Giulianova 2014). Con Leonardo Mancino, ha curato E Volponi ci manca (fascicolo monografico della rivista ''Hortus'', n. 27, 2004). Con Rino Genovese e Mario Pezzella, ha curato Il cinema non è il cinema(fascicolo monografico della rivista ?''????Il Ponte'', n. 4, 2008). Con Mario Pezzella, ha curato i volumi I fantasmi del moderno. Temi e figure del cinema noir (Cattedrale, Ancona 2010) e I corpi del potere. Il cinema di Aleksandr Sokurov (Jaca Book, Milano 2012). È altresì autore della raccolta di quasi-versi la polvere (Stamperia dell’arancio, Grottammare 2006). Nel 2001, per le edizioni Guaraldi, ha pubblicato due e-book: il saggio La biblioteca ''Petrolio'': costruzione di un intertesto e il falso diario Rimasugli di anima sporca. Dottore di ricerca in ''Scienze letterarie, retorica e tecniche dell'interpretazione'' e abilitato alle funzioni di professore universitario di seconda fascia per il settore concorsuale ''Letteratura italiana contemporanea'', è ormai da anni docente a contratto presso l'Università degli Studi di Macerata, nella quale ha insegnato o tuttora insegna diverse discipline: ''Storia e critica del cinema'', ''Conservazione e gestione del patrimonio audiovisivo'', ''Cinematografia documentaria'', ''Letteratura e cinema'', ''Critica letteraria italiana'', ''Letterature comparate''. Sempre in qualità di docente a contratto, ha anche insegnato ''Letteratura italiana contemporanea'' presso l’Università degli Studi ''Carlo Bo'' di Urbino. È redattore della rivista ''Il Ponte''.
Pasolini. E-book. Formato PDF Antonio Tricomi - Carocci Editore, 2020 -
«Aveva torto e non avevo ragione». Cosí Fortini in ricordo di un interlocutore la cui grandezza oggi ci si rivela ancor piú controversa, ma la cui intelligenza delle questioni e il cui sguardo sulla realtà circostante continuano a offrire un punto di vista con cui è impossibile non confrontarsi. In primo luogo perché, sperimentando soluzioni espressive talvolta addirittura estremistiche, Pasolini ha in fondo sempre cercato il con?itto con l’industria culturale, col senso comune. E poi perché, non rinunciando mai a presentarsi anzitutto come intellettuale civile, egli ha scommesso, senza mai derogarvi, sul valore squisitamente politico della letteratura, dell’arte, della conoscenza. Scrutato in quest’ottica da Antonio Tricomi, il bulimico work in progress pasoliniano dimostra di trovare i propri capisaldi senz’altro nelle Ceneri di Gramsci e nella Meglio gioventú, nei corto e mediometraggi degli anni Sessanta, in testi teatrali come Orgia e Calderón, ma, ancor piú, nei suoi esiti ultimi. In particolare, nei propri risvolti saggistici (dagli Scritti corsari alle Lettere luterane e a Descrizioni di descrizioni), in quell’autentico “incubo” cinematografico che è il Salò o le 120 giornate di Sodoma e, soprattutto, in Petrolio. È in tale, apocalittico «centone» che urge con ogni probabilità rinvenire il capolavoro almeno potenziale di Pasolini.
Fotogrammi dal moderno: Glosse sul cinema e la letteratura. E-book. Formato PDF Antonio Tricomi - Rosenberg & Sellier, 2015 -
Hitchcock, Welles e Lang; Huston, Kubrick e Laughton. L’espressionismo, il noir e il western; Leni Riefenstahl, Germi e Altman. Il neorealismo e il poliziottesco italiani; Bellocchio, Haneke e Sokurov. Il cinema hollywoodiano dei nostri anni e i giochi di prestigio di Christopher Nolan. In Fotogrammi dal moderno, l’autore fa dialogare questi e altri maestri, queste e altre poetiche cinematografiche, con sicuri capisaldi del pensiero contemporaneo, con svariate opere letterarie, per sondare il rapporto tra tali mondi stilistici e i contesti storico-sociali che li hanno visti nascere o di cui essi hanno inteso offrirci acute trasfigurazioni. L’esegesi filmica si traduce così, pagina dopo pagina, nell’irrinunciabile tassello di una più ampia riflessione critica sul Novecento, sull’oggi.