Carmen Gueye eBooks

eBooks di Carmen Gueye di Formato Pdf
EBOOK   9788899946302

Black Romeo. E-book. Formato PDF Carmen Gueye   -  Eidon Edizioni, 2019  - 

La generazione cresciuta durante il cosiddetto boom economico paga e fa pagare dei prezzi. Luisa è una di loro. Nata in una famiglia piccolo borghese con ambizioni riversate sui figli, capisce presto che ci si attende molto da lei: dovrà essere una studentessa modello, moglie, madre e donna in carriera. Le aspirazioni sue e del marito, nel lungo periodo, divergono inesorabilmente; ne seguirà un tempestoso divorzio e la perdita dell’affidamento della figlia. Luisa si butta sul lavoro di agente turistica, confidando che possa riempirle la vita. In un locale delle Canarie si verifica l’incontro che le cambierà la vita, quello con un irrequieto DJ del Burkina Faso. Presa la storia per quello che sembra, un’avventura destinata a spegnersi in breve, Luisa è costretta a rivedere l’intera faccenda quando rimane incinta e decide che non desidera buttare via la vita una seconda volta: parte per l’Africa.

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EBOOK   9788899946319

Manola delle Torri. E-book. Formato PDF Carmen Gueye   -  Eidon Edizioni, 2019  - 

Annalisa, detta Alina, depressa per una delusione sentimentale, si concede una vacanza a New York alla vigilia dell’11 settembre. All’inizio del viaggio farà amicizia con una giovane donna inquieta, e questo cambierà il corso della sua vita.

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EBOOK   9788899946296

Terra d'ombraColonialismo italiano e clandestini in patria. E-book. Formato PDF Carmen Gueye   -  Eidon Edizioni, 2019  - 

Dopo l’ 8 settembre 1943 non soltanto l’esercito e le istituzioni sbandarono; l’Italia si ritrovò acefala senza una conduzione; ma i nostri connazionali che si erano stabiliti - per scelta o perché le traversie ce li avevano sorpresi - nelle nostre colonie, divennero figli di nessuno. Disagi colsero anche chi si ritrovò in Istria; o fu espulso dall’oggi al domani dalla Libia; viveva in territori ove il clima, per gli italiani, era cambiato; o decise, semplicemente, di tornare perché, in fondo, l’Italia era sempre casa sua. Costoro si ritrovarono, chi più chi meno, stranieri in patria. E sorte infelice ha toccato molti nati da unioni “miste”, italiani solo sulla carta. Lo stato repubblicano, sorto dalle ceneri del conflitto, cercò di porre riparo ai disagi dei “ritornati”; tuttavia, dal punto di vista dell’integrazione, le difficoltà non mancarono. Chi parte non torna mai come prima. Aver respirato l’aria dell’Egeo o mangiato troppo a lungo il cous cous, trasforma un po’ il simile, almeno agli occhi di chi non si è mai mosso di casa? La guerra, il bisogno, le persecuzioni delle minoranze, ma pure il solo umanissimo desiderio di cercare nuove opportunità, espongono maggiormente ai rovesci della storia. Ce lo ricorderemo mai, ritrovandoci davanti a un “clandestino”? Non tutti hanno un codice condiviso. Dipendesse dall’autrice, non userebbe mai termini come “nero”, “di colore”, “meticcio” o “coppie miste”, ma bisogna pur intendersi. Per evitare le ripetizioni, a volte si opta per un termine straniero, purché molto conosciuto, oppure ad eufemismi. In realtà sono tentativi per uscire da un cul de sac linguistico in cui si è ancora imprigionati, del che si scusa.

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