Danilo Stentella eBooks
eBooks di Danilo Stentella di Formato Pdf
Cento anni dalla prima guerra mondiale. E-book. Formato PDF Danilo Stentella - I Malfattori, 2019 -
La Grande Guerra è analizzata in questo saggio con lo scopo di rispondere a due esigenze fondamentali, narrare in modo chiaro e semplice le principali fasi del conflitto, di questa parte si è occupato il Generale Aldebrano Micheli, e indagare gli interessi economici che hanno innescato e alimentato quella tragedia, compito assegnato alla sintesi di Danilo Stentella.Aldebrano Micheli, con il supporto redazionale di Sergio Dotto, ha analizzato sotto il profilo strategico le cause scatenanti, individuando importanti nessi con le conseguenze del trattato di Francoforte (1871), con il quale fu chiusa la guerra Franco Prussiana, ha inoltre delineato l’evoluzione dei fatti bellici spiegandone in modo chiaro ed essenziale i vari passaggi, declinando in una stimolante narrazione una sequenza storica che normalmente avrebbe richiesto uno spazio veramente ragguardevole, rendendo altresì fruibile quella conoscenza anche a un pubblico non specialistico.Danilo Stentella ha scomposto criticamente le cause economiche e politiche della guerra, evidenziando innanzitutto come questa sia esplosa, casualità della sorte (?), proprio quando si stava per costituire il primo embrione di unione economica europea, attraverso una unione doganale tra Impero austro ungarico, Belgio e Germania, un patto che se fosse stato in grado di catalizzare la partecipazione delle altre grandi nazioni avrebbe consentito la costruzione di un percorso di pace e prosperità, oltre che un sodalizio economico fortemente competitivo a livello mondiale. In questa seconda sezione è analizzato il ruolo politico del sionismo tedesco e internazionale, che nonostante gli abboccamenti diplomatici tentati da tutte le parti belligeranti lavorò febbrilmente per favorire in ogni modo la prosecuzione della guerra e, soprattutto, l’occupazione della Palestina da parte della potenza britannica a danno dei turchi, al fine di consegnarla agli ebrei per farne la loro nazione, nonostante quei territori fossero la casa di un altro popolo. Inoltre viene evidenziato l’opportunismo della finanza ebraica, la quale, mentre milioni di poveracci si uccidevano sui campi di battaglia in nome della difesa della patria, con le sedi bancarie Rothschild di Vienna finanziava gli austriaci e i tedeschi mentre Alphonse James Rothschild, che si era trasferito a Bordeaux, prestava denari a Francia e Regno Unito. Intanto i cugini ebrei londinesi in concorso con le banche ebraiche americane univano l’utile al dilettevole speculando sul Franco Francese, in un concerto di pragmatismo finanziario che non è dissimile da quello che sta tragicamente trasformando il mondo attuale, compromettendo ancora una volta mete di pace ed equità sociale faticosamente raggiunte.
La finanza della prima guerra economica mondiale. E-book. Formato PDF Danilo Stentella - Publisher S19444, 2020 -
L’impero Ottomano alla vigilia dello scoppio del conflitto mondiale era quanto di più simile per certi aspetti alla attuale Unione Europea, un’entità decadente, ma dopo 683 anni di dominio, con tanti conflitti interni, con un esercito poco affidabile, appesantita da una burocrazia autoreferenziale e incapace di assolvere la propria funzione. E “c’era una Nazione che promise a un’altra Nazione la terra di una terza Nazione”, iniziò così la tragedia di Israele e per certi versi anche la Shoah. Le promesse fatte agli arabi dai britannici non furono mantenute, ma questa è un’altra storia, che riguarda da vicino l’instabilità geopolitica del Medio Oriente, che ancora ai giorni nostri vede la popolazione soffrire le guerre che in quei territori le potenze economiche giocano, letteralmente giocano, per disputare i propri interessi economici, continuando a fomentare le speranze delle varie fazioni arabe e armandone la mano, componendo e disfacendo raggruppamenti sotto le più svariate sigle, salvo poi definirli terroristi per meglio seminare il caos nell’area. Di fatto si preparava, seppure in conseguenza di un evento così luttuoso come una guerra, il definitivo passaggio dallo stato liberale allo stato sociale, che si era tuttavia timidamente avviato verso la fine del XIX secolo, con il riconoscimento dell’uguaglianza formale dei cittadini. Sullo sfondo di queste tragedie si muoveva la finanza bancaria ebraica, che pragmaticamente prosperava finanziando tutte le potenze schierate sullo scacchiere di guerra.
The Finance of the First World Economic War. E-book. Formato PDF Danilo Stentella - Publisher S19444, 2020 -
On the eve of the outbreak of the world conflict, the Ottoman Empire was most similar in some respects to the current European Union, a decadent entity, but after 683 years of domination, with many internal conflicts, with an unreliable army, weighed down by a self-referential bureaucracy and unable to perform its function. And "there was a nation that promised another nation the land of a third nation", thus began the tragedy of Israel and in some ways even the Shoah. The promises made to the Arabs by the British were not honoured, but this is another story, which closely concerns the geopolitical instability of the Middle East, which still today sees the population suffering the wars that the economic powers play in those territories , literally playing, to dispute their economic interests, continuing to foment the hopes of the various Arab factions and arming their hand, composing and undoing groups under the most varied acronyms, only to then define them terrorists to better sow chaos in the area. The final transition from the liberal state to the welfare state was being prepared, even though as a consequence of such a mournful event such as a war, which however had timidly started towards the end of the nineteenth century, with the recognition of the formal equality of citizens. On the background of these tragedies moved Jewish banking finance, which pragmatically thrived by financing all the powers deployed on the war theatre.