Domenico Anfora eBooks
eBooks di Domenico Anfora di Formato Pdf
I ragazzi di S. Venericchia. E-book. Formato PDF Domenico Anfora - Youcanprint, 2018 -
Lo sbarco e la difesa del settore di Avola attaccato dalle truppe anglo-americane il 10 luglio 1943 è stato ricostruito su due dimensioni: una più emozionale, umana e introspettiva; l’altra più razionale, ufficiale e asettica.La prima dimensione si basa sui ricordi ancora tramandati dai congiunti e dagli amici di tre militari italiani del settore di Avola: l’evocazione di quei lontani giorni si fonde con un susseguirsi di emozioni e di sentimenti, vissuti tra l’incertezza, l’attesa e l’amara consapevolezza di poter essere strappati dalle braccia dei propri cari da un momento all’altro. Si materializza in tal modo, in tutta la sua tragicità e drammaticità, il vero volto della guerra che vede coinvolto il singolo, con le sue trepidazioni, i suoi affetti e le sue paure, nella sua dimensione di “uomo”, prima che di “soldato”.La seconda dimensione si basa sui rapporti e sui verbali degli eserciti italiano, britannico e americano. Alcuni documenti, assolutamente inediti, sono relativi agli ufficiali italiani interrogati al rientro dalla prigionia. Questi documenti hanno consentito una lettura nuova e più completa di quel tragico giorno di 75 anni fa.
La battaglia degli Iblei. 9-16 luglio 1943. E-book. Formato PDF Domenico Anfora - Youcanprint, 2016 -
Nella punta sud-orientale della Sicilia, tra il 9 e il 16 luglio 1943, sulle bianche e calcaree cime arrotondate o pianeggiati dei Monti Iblei, sui suoi versanti ripidi e sulle cave scavate dai poveri corsi d’acqua siciliani, sui suoi campi coltivati e suddivisi in terrazzi delimitati da muretti a secco, si sviluppò una dura battaglia tra le avanzanti truppe anglo-americane appena sbarcate sulle spiagge del golfo di Noto, di Capo Passero e di Gela, e le truppe italo-tedesche schierate a difesa. Per le unità dell’Asse i Monti Iblei rappresentavano il baluardo per contenere la marea nemica che, conquistate le spiagge, puntava sulla Piana di Catania, per poi dirigersi su Messina e bloccare la via di ritirata alle truppe italo-tedesche verso la penisola italiana.