Esther Kreitman Singer eBooks

eBooks di Esther Kreitman Singer di Formato Pdf

Esther Kreitman Singer (1891-1954) nata a Bilgoraj, in Polonia, nel 1891, è la sorella maggiore dei celebri Israel Joshua e Isaac Bashevis (premio Nobel per la Letteratura nel 1978). La famiglia si stabilì a Varsavia, dove Esther, la primogenita, incomiciò a scrivere. Quei suoi scritti vennero distrutti quando accettò un matrimonio combinato e si trasferì ad Anversa con il marito. Con lo scoppio della prima guerra mondiale la coppia si spostò a Londra. Esther Kreitman Singer tornò alla scrittura, sempre in Yiddish, con La danza dei demoni (1936), L'uomo che vendeva diamanti (1944) e Blitz e altri racconti  (1949), tutti ripubblicati da Bollati Boringhieri.

EBOOK   9788833984551

La finta cieca: e altri racconti. E-book. Formato PDF Esther Kreitman Singer   -  Bollati Boringhieri, 2017  - 

Sono racconti che danno un’idea di quanti bellissimi romanzi avrebbe potuto scrivere l’autrice, se non fosse stata «sacrificata» prima da un’infanzia e una giovinezza passate a leggere di nascosto tra una faccenda domestica e l’altra, e poi da un matrimonio combinato da un padre indifferente e da una madre che la trovava «bruttissima». Sono tutti molto diversi l’uno dall’altro, per temi, stile, tono, dimensioni. E quasi tutti contengono lo spunto per un romanzo, probabilmente già nella mente della Kreitman mentre li scriveva. La raccolta si apre con I racconti dello shtetl, e nel «Mondo nuovo» la piccola Esther non ancora nata parla al lettore dal grembo materno: «La prima volta che mi sentii infelice fu nel ventre di mia madre». Tutto un programma, quello dell’intera vita dell’autrice. Che prosegue a raccontare la propria nascita, da quando viene infilata in una cesta sotto il tavolo della cucina, a quando viene consegnata alla balia che se la terrà – dato biografico – per alcuni anni. Il tono della narrazione passa continuamente dal comico al patetico, rivelando una versatilità di scrittura almeno pari a quella dei suoi più famosi fratelli.Il registro di «La finta cieca», che dà il titolo alla raccolta, passa invece agilmente dal comico al grottesco, e insiste proprio su cupezza e ambiguità, spiazzando il lettore, che si trova alle prese con il fantasma dell’incesto, della menzogna e del tradimento all’interno di un anomalo nucleo familiare ebraico trapiantato a Londra. Il racconto appartiene alla seconda parte del libro, che l’autrice sottotitola I racconti londinesi, e che è la più varia e originale perché racconta la difficoltà, spesso lo sfascio, di famiglie fortemente legate alla cultura e alla tradizione ebraica trapiantate in un paese straniero, per di più bersaglio dei blitz tedeschi.Le storie di Esther Kreitman Singer si distinguono ancora una volta da quelle di I. J. Singer perché l’autrice sottolinea tristezza, frustrazione, ma anche piccoli trionfi, di donne che sono spesso protagoniste di quadri esilaranti.

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EBOOK   9788833983950

L’uomo che vendeva diamanti. E-book. Formato PDF Esther Kreitman Singer   -  Bollati Boringhieri, 2016  - 

«Davvero notevole... Esther Kreitman Singer vede oggi crescere la sua fama sia come narratrice Yiddish sia come icona femminista».The Times«Forse adesso si comincerà finalmente a parlare anche di Esther Kreitman Singer, una scrittrice di altissima levatura... che se fosse viva oggi verrebbe considerata alla stregua di Zadie Smith e Monica Ali».Times Literary Supplement«Esther Singer è bravissima a evocare mondi passati attraverso minimi dettagli, a memento di una vita quotidiana e di costumi che non esistono più».The Jewish QuarterlyQuesto romanzo è una vera sorpresa. Esther è la sorella maggiore dei due molto più famosi Isaac Bashevis e Israel Joshua: privata dell’istruzione concessa ai fratelli, costretta a sposarsi, rifiutata dalla madre perché «brutta», relegata «in cucina», ma incapace di «stare zitta». Per fortuna, dato che ci regala questo superbo racconto, ambientato nella Anversa dei commercianti e tagliatori di diamanti, tutti ebrei, e poi nella Londra dei rifugiati, sempre ebrei, durante la prima guerra mondiale. Per tutta la narrazione, l’autrice sfoggia un’ironia più tagliente del diamante. Il protagonista assoluto della storia è Gedaliah Berman, ricco commerciante delle preziose pietre, emigrato dalla Polonia ad Anversa, iracondo, umorale, forte con i deboli e debole con i forti, e soprattutto invidioso oltre misura. Quando viene a sapere che il figlio di un concorrente sta per sposare la figlia di un ricco e altolocato signore, mentre suo figlio Dovid passa le giornate a letto, a leggere Spinoza e a fumare, incapace di adeguarsi alle aspettative paterne, per poco non sviene, in un crescendo tragicomico davvero spassoso. C’è anche una figlia, altrettanto degenere ma astuta, che circuisce costantemente il padre per ottenere favori e denaro. E la moglie, Rochl, vittima della prepotenza di Berman. La pesante routine della famiglia si complica con l’arrivo di una coppia di attivisti comunisti provenienti dallo stesso shtetl dei Berman, e poi dalla comparsa del padre di Gedaliah, accolto dal figlio con un affetto e un calore inaspettati, che ammorbidiscono la terribile durezza del personaggio. Qui il romanzo diventa retrospettivo, e l’infanzia di Berman viene rievocata con ancora maggiore pathos, e uguale maestria, di quelli che caratterizzano le storie dei due fratelli di Esther. All’arrivo della guerra mondiale il quadro si sposta a Londra nell’ambiente dei rifugiati, anche se il racconto resta quello di una guerra tra esuli, ricchi contro poveri, all’interno della comunità ebraica trapiantata.

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EBOOK   9788833984247

La danza dei demoni. E-book. Formato PDF Esther Kreitman Singer   -  Bollati Boringhieri, 2016  - 

Dopo il successo di L’uomo che vendeva diamanti, il secondo romanzo di Esther Kreitman Singer, sorella dei più celebri Israel J. e Isaac B.«Con Esther Kreitman Singer ogni cosa è illuminata, ogni cosa palpita, spinge a immergersi nella trama tra storie individuali e la più complessa tessitura della storia.»Susanna Nirenstein, la Repubblica«Esther Kreitman era la maggiore dei tre fratelli Singer: per età, e forse anche per qualità della prosa.»Wlodek Goldkorn,L’EspressoLa protagonista di questo romanzo, Deborah, vive nel villaggio polacco di Jelhitz, agli inizi del Novecento, con i genitori e il fratello Michael. Il padre, Reb Avram Ber, è un rabbino seguace della corrente chassidica, che la madre, Reitzela, figlia di un rabbino erudito e di rango superiore, disprezza.Reitzela disprezza il marito, incapace di farsi valere, e anche la figlia, semplicemente per il fatto che sia femmina, poco attraente e quindi difficile da maritare. Mentre Michael riceve una buona istruzione ed è libero di muoversi a piacimento, Deborah è relegata in casa, a sbrigare faccende: non le è permesso di studiare, e nemmeno di leggere, quindi invidia il fratello con tutta l’anima, e sogna di sfuggire a una vita limitata ai pettegolezzi e al mercato.Quando però il rabbino si trasferisce con la famiglia a Varsavia, Deborah viene a trovarsi in un ambiente non meno squallido e repressivo. Solo dopo l’incontro con una donna che la inizia all’ideologia socialista, e la introduce in un circolo semiclandestino, comincia a nutrire la speranza di dare uno scopo alla propria vita. Alle riunioni rivede Simon, un giovane attraente, intelligente, conosciuto in precedenza. I due si innamorano ma non sospettano nemmeno lontanamente che il sentimento che nutrono sia reciproco; per di più, quando scopre che Deborah è la figlia del rabbino, Simon le proibisce di tornare agli incontri politici, gettandola in uno stato di assoluta depressione. Temendo di impazzire, la ragazza accetta di sposare un tagliatore di diamanti di Anversa, che si rivela presto pigro e incapace di sollevarsi da una condizione di fame e povertà.L’instabilità mentale della giovane donna si aggrava, e il romanzo si conclude con un sogno spaventoso: Deborah torna a Varsavia, e scopre che i genitori non abitano più lì. Si risveglia dall’incubo solo per ritrovarsi accanto al marito, nella casa vuota e silenziosa, in preda alla disperazione.«Esther Singer scrive un romanzo ambientato nello stesso universo morale e sociale frequentato dai libri dei fratelli ma da tutt'altra prospettiva: quella di uno sguardo critico, poco incline alla comprensione, per nulla a un'intima solidarietà, rovesciando la mitologia del 'mondo perduto'.» Elisabetta Rasy, Il Sole 24 Ore«Esther, che ha scritto pagine di un'ironia dolente, non aveva meno talento dei fratelli, ma ha avuto meno fortuna. E con l'ebraismo cantato sia da Israel Joshua che da Isaac Bashevis, Esther Kreitman Singer ha cercato di fare i conti. Con dolorosa chiarezza.» Ada Treves, ttL- La Stampa«Lo stile di Esther è davvero sorprendennte.»Antonia Arslan, Famiglia Cristiana

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