Gabriella Franchini eBooks
eBooks di Gabriella Franchini di Formato Pdf
?Gabriella Franchini nasce a Milano nell'aprile del 1969 da genitori modenesi. Ultima di cinque figli, fin da bambina è affascinata dalle riviste di moda e arredamento. Sapeva già cosa le piaceva e cosa non le piaceva. Poi col tempo il gusto si è affinato ed è diventato la bussola della sua professione. Ha fatto la modella e oggi lavora in una bellissima boutique nel centro di Modena. La lettura, la scrittura e la moda sono le sue passioni. Collabora con quotidiani e riviste scrivendo rubriche di moda. I sogni in tasca, il suo primo libro, è la storia di suo fratello Franco, e molto altro ancora.
Avevo le tasche piene di sogni. E-book. Formato PDF Gabriella Franchini - Edizioni Artestampa, 2016 -
Questo libro è la testimonianza di una tragedia non di una vergogna, non è giusto cercare di nascondere, tacendo, la verità, non è giusto “archiviare” gli eventi addebitando alla viltà la causa di tutto, si deve capire di più perché c’è da capire di più, si deve indagare, conoscere, apprendere quanto è possibile e parlare, parlare e parlare; solo così si potrà un giorno comprendere che non è viltà ma atto di disperazione quello che la malattia ci fa compiere; solo così si potrà, nel tempo, trasformare l’annientamento in una scelta di vita. Gli sbrigativi giudizi potranno essere superati dall’amore, dalla conoscenza e dal rispetto: non si deve più sentir dire, nel tempo, quello che io stessa ho tante volte detto “se avessi saputo ieri quello che conosco oggi”. Se molti miei perché avessero trovato risposte al momento giusto, forse non sarebbe bastato ma certamente non avrei lasciato nulla di intentato e non avrei lasciato campo libero all’ignoranza combattendo con tutte le forze contro una scelta di morte. Mio fratello ho dovuto riscoprirlo per rivederlo in diverso modo e a questo mi ha condotto per mano la conoscenza. Ed allora ogni volta che vedrò bambini che corrono in un prato, ogni volta che guarderò il mare in inverno, ogni volta che sentirò suonare una chitarra o un bongo, ogni volta che vedrò un libro o un film che lui ha letto o guardato, ogni volta che leggerò una sua poesia, ogni volta che sentirò parlare di 'libertà”, ogni volta che vedrò dei sassi o correre un cane, ogni volta che sentirò il suo profumo preferito, ogni volta che guarderò la luna o ci sarà il vento, ogni volta in cui socchiudendo gli occhi mi sembrerà di vedere l’immagine della Madonna, vedrò Franco e la luce dei suoi occhi e del suo cuore. Un nostro comune amico prete pian piano mi ha insegnato tutto questo, ma non è facile, vedo mio fratello in tante cose, lo sento dentro di me però mi manca: lui è andato fra gli Angeli ma il suo dolore è rimasto qui, e oggi è tardi per fare qualcosa. Oggi prego perché altre persone possano riuscire a comprendere prima il dolore di chi amano e lottare insieme per diverse scelte di vita. Tutto dipenderà da noi tutti con l’impegno della ricerca, della conoscenza, della cura, del rispetto e dell’amore. Parlare di suicidio non deve provocare vergogna, la vergogna è la vera sconfitta.