Gaetano Savatteri eBooks
eBooks di Gaetano Savatteri di Formato Pdf
Gaetano Savatteri,nato a Milano nel 1964, cresciuto in Sicilia, vive a Roma. Giornalista, ha scritto saggi e romanzi. Con Sellerio pubblica la fortunata serie di racconti che hanno per protagonisti Saverio Lamanna e Peppe Piccionello. Per Laterza è autore di I siciliani (2005), successo editoriale di lunga durata, e Non c'è più la Sicilia di una volta (2017); ha inoltre curato Potere criminale. Intervista sulla storia della mafia di Salvatore Lupo (2010) e Il contagio. Come la 'ndrangheta ha infettato l'Italia di Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino (2012).
I ragazzi di Regalpetra. E-book. Formato PDF Gaetano Savatteri - Rizzoli, 2011 -
'Una squadretta di assassini di Cosa Nostra, pronta a intervenire al bisogno, quando c'è da ammazzare qualcuno. Con una sola avvertenza: non si uccide di venerdì, perché è giorno di dolore.' Sono i ragazzi di Regalpetra. Quando l'autore legge questa frase in un atto giudiziario non crede ai suoi occhi. Anche lui è un ragazzo di Regalpetra. Anche lui è cresciuto ascoltando le stesse canzoni, rincorrendo lo stesso pallone, frequentando gli stessi bar. Ma lui non ha mai sparato. Questo libro parla di quei ragazzi e di un paese, Racalmuto, in provincia di Agrigento, luogo natale di Leonardo Sciascia e sfondo di tante sue opere col nome di Regalpetra. Qui, negli anni Settanta e Ottanta, sono cresciuti insieme ragazzi che, come l'autore, hanno dato vita a un piccolo giornale, una palestra di impegno civile; e altri che invece hanno scatenato una sanguinosa guerra di mafia a partire dalla strage del 23 luglio 1991. Li conosceva Savatteri e diciott'anni dopo li ha cercati e incontrati di nuovo. Il risultato è un serrato faccia a faccia tra l'autore e Maurizio Di Gati e gli altri ex picciotti che, né ricchi né potenti, né famosi né imprendibili, hanno formato l'ossatura agrigentina di Cosa Nostra e oggi, reduci da lutti, galere e latitanze, hanno deciso di parlare. I ragazzi di Regalpetra è un libro sulle scelte che si consumano quando ciascuno attraversa la sua personale 'linea d'ombra'. Una lente applicata a un microcosmo che si fa metafora per capire come e perché si imbocca la strada della violenza. Un omaggio non rituale a un maestro come Sciascia. Una storia che 'a rileggerla, più che di mafia, sembra una trama di malinteso affetto fraterno'.
L’attentatuni: Storia di sbirri e di mafiosi. E-book. Formato PDF Gaetano Savatteri - Baldini+Castoldi, 2017 -
«Oggi, un nucleo armato della nostra organizzazione ha fatto irruzione in un covo nemico…»: non inganni il tono scherzoso con cui l’uomo della Dia comunica al quartier generale di Roma che una squadra di investigatori, dopo mesi di lavoro, è riuscita a piazzare una microspia nel «Sancta Sanctorum» che ospita i superkiller di Cosa Nostra. Parodia dei comunicati con cui le Br, negli anni Settanta, scandivano la loro sanguinosa aggressione contro lo Stato, l’annuncio dell’uomo della Dia giunge dalla nuova, difficilissima guerra che insanguina l’Italia: è quella che oppone gli uomini dello Stato alla temibile potenza di fuoco, alla determinata strategia d’assalto dispiegata da Cosa Nostra negli attentati contro Falcone e Borsellino. L’attentatuni è la storia – narrata da Bianconi e Savatteri con il rigore del migliore giornalismo e il ritmo di un grande thriller – di come un pugno di investigatori della Dia, operando sotto copertura e con modalità che non hanno nulla da invidiare alle spy-stories di Le Carré, riescono a entrare nella struttura più interna della mafia. Ne pedinano gli uomini, ne individuano i luoghi di ritrovo, mappano affari e proprietà immobiliari, legami gerarchici e protezioni autorevolissime. Arrivano – scrivendo la pagina più incredibile dell’intera operazione – a rubarne i discorsi in diretta, ad ascoltare ora dopo ora i progetti del nucleo armato. Sullo scenario di una Palermo che Bianconi e Savatteri fissano in modo indimenticabile – città ferita e vitale al tempo stesso – gli investigatori, senza l’aiuto di pentiti e grazie a un immenso e paziente lavoro di indagine, ripercorrono l’insanguinata filiera di Cosa Nostra. E giungono, finalmente, agli assassini della strage di Capaci.