Giorgio Ierano eBooks
eBooks di Giorgio Ierano di Formato Pdf
Giorgio Ieranò insegna Letteratura greca all’Università di Trento. Saggista e traduttore teatrale, si occupa in particolare di mitologia e dramma antico. Tra i suoi libri: Arianna. Storia di un mito (Carocci 2010), La tragedia greca. Origini, storia, rinascite (Salerno Editrice 2010), Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo (Einaudi 2018). Con Sonzogno ha pubblicato la serie di narrazioni mitologiche composta da Olympos (2011), Eroi (2013), Gli eroi della guerra di Troia (2015) e Demoni, mostri e prodigi (2017).
La tragedia greca: Origini, storia, rinascite. E-book. Formato PDF Giorgio Ieranò - Carocci Editore, 2020 -
La tragedia greca è un punto di riferimento fondamentale nell’orizzonte dell’immaginario europeo (e non solo): Eschilo, Sofocle, Euripide, i grandi autori che già gli antichi consideravano come classici, ci hanno lasciato un’eredità formidabile, un reperto teatrale che in 2500 anni non ha perso nulla della sua carica emotiva. Questo libro introduce ai diversi aspetti dell’evento teatrale nell’antica Grecia: illumina l’oscuro paesaggio delle origini e descrive l'eccezionalità della pratica teatrale nell’Atene del V secolo, la sua radicale differenza rispetto al teatro modernamente inteso, il suo carattere di testo multimediale, in cui parola, danza e musica convivevano con pari dignità. La sopravvivenza della tragedia, le sue riscritture e rinascite, dalla fine del mondo antico fino ai giorni nostri, testimoniano di una tradizione che continuamente si riplasma e si trasforma.
Il ventennio conformista: Tic, luoghi comuni e mode culturali degli italiani ai tempi della Seconda Repubblica (1992-2012). E-book. Formato PDF Giorgio Ieranò - Carocci Editore, 2013 -
Le banalità storiografiche sul “sangue dei vinti” e sui “ragazzi di Salò”, le riabilitazioni postume del fascismo (del governo di Nerone o della dittatura di Pinochet), le riscritture antiunitarie del Risorgimento. Ma anche il dogma della flessibilità, la critica allo statalismo, la retorica del “fare”, il disprezzo per gli impiegati pubblici “fannulloni”, per i giovani “bamboccioni”, per i disoccupati “sfigati”. L’esaltazione del “politicamente scorretto”, le pose guascone e ribalde in opposizione al presunto buonismo imperante, il fastidio per il “culturame”, la voga neocattolica, per cui anche chi già s’incaglia sul rosa / rosae piange di nostalgia per la messa in latino. Il nuovo libro di Giorgio Ieranò offre un repertorio ironico, puntualmente documentato, dei tic ideologici dell’ultimo ventennio, durante i tempi, non sempre gloriosi, della “Seconda Repubblica”. C’è tutto il vocabolario del neoconformismo: idee e parole d’ordine, vezzi e luoghi comuni non di rado trasversali agli schieramenti politici. Un ritratto dei nuovi trinariciuti che hanno occupato l’Italia a cavallo tra i due secoli. Ma anche un invito a fare i conti con un’eredità ingombrante di cui ancora dobbiamo liberarci.