Giovan Battista Marino eBooks
eBooks di Giovan Battista Marino di Formato Pdf
Adone. E-book. Formato PDF Giovan Battista Marino - Bur, 2013 -
'È del poeta il fin la meraviglia', affermava Giovan Battista Marino, e veramente è fonte di meraviglia l'Adone, il maggior manifesto poetico del barocco italiano ed europeo. Nella favola di Adone, antieroe passivo e femmineo, negazione dell'eroe forte e coraggioso, in un divertito e continuo rovesciamento si mescolano e insieme si negano tutti i generi tradizionali, dalla favola mitologica al poema cavalleresco, al romanzo d'avventura. E nell'esile storia del giovinetto amato da Venere e ucciso da un cinghiale si innestano come in un caleidoscopio innumerevoli digressioni e straordinarie prove di virtuosismo poetico, in cui Marino trasfuse tesori di poesia attinti da un'infinita selva di autori antichi e moderni, ripresi, contaminati, variati. L'Adone è un poema che creò da sé le sue regole dettando un nuovo modello alla poesia della sua epoca perché, come affermava l'autore, 'la vera regola è saper rompere le regole a tempo e luogo, accomodandosi al costume corrente e al gusto del secolo'. a cura di Emilio Russo in collaborazione con l'associazione degli italianisti
Amori. E-book. Formato PDF Giovan Battista Marino - Bur, 2011 -
Tra i grandi testi della letteratura italiana una delle riscoperte più recenti è stato l'Adone di Giovan Battista Marino, che diversi studiosi hanno recentemente riproposto ai lettori moderni. La vena più autentica di Marino era nascosta nelle sue liriche, delle quali Alessandro Martini ha scelto e commentato le più belle sotto il titolo: Amori. Mai un poeta ha avuto una mente più gelida di quella del grandissimo letterato che fu Marino: mai poesia ha unito in modo così affascinante la morbida levigatezza del marmo e la liquidità ingannevole dell'acqua. In questi versi che parlano soltanto d'amore, non c'è nessuno slancio del cuore, nessun impeto erotico. La forza sensuale viene spossata e illanguidita senza diventare mai tenera; e chi trionfa è soltanto lo sguardo innamorato di sé, che contempla le immagini. Le minime occasioni - una donna che gioca ai dadi o alle carte, una donna che canta, piange o si lava le gambe - diventano ombre, disegnate sul «fugace argento» dell'acqua: perdute in uno specchio nitidissimo e funerario, che nessuna mano sposta. Oggi ammiriamo in queste liriche soprattutto l'incantevole grazia madrigalesca, che scioglie i concetti e le arguzie nella sua onda delicata e leggera; e attorno a esse ci sembra di ascoltare ancora l'eco molteplice che hanno suscitato nelle musiche di Monteverdi e Frescobaldi.