Giuseppe Coco eBooks
eBooks di Giuseppe Coco di Formato Mobipocket
Giuseppe Coco è professore ordinario di Economia politica della Scuola "Cesare Alfieri" presso l'Università di Firenze. Ha insegnato a lungo all'Università di Bari e nel Regno Unito (Exeter e City University). È stato dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 1999 al 2002. Ha pubblicato in alcune delle più importanti riviste di economia tra le quali "European Economic Review", "Journal of Money, Credit and Banking", "Journal of Banking and Finance" e "Utilities Policy", su temi di credito alle imprese, regolamentazione e istruzione. Attualmente è Coordinatore dei Consiglieri del Ministro per la Coesione Territoriale ed il Mezzogiorno.
Vegan liberi tuttiMangia e vivi in modo sano e giusto. E-book. Formato Mobipocket Giuseppe Coco - Infinito Edizioni, 2015 -
La dieta vegan è utile per la salute, favorisce la longevità e previene malattie metaboliche e patologie del benessere. Ma non è tutto. È una scelta etica ed evolutiva oltre che l’unica opzione per far sopravvivere il pianeta, ridurre la disparità sociale ed evitare lo sfruttamento e la morte di esseri senzienti quali sono gli animali. Questo libro, però, non è solo un saggio sulle ragioni della scelta vegan ma anche una raccolta di consigli alimentari che fanno venire l’acquolina in bocca. “Il veganismo non è una dieta. Non è un regime alimentare restrittivo. È una visione diversa della vita, a tutto tondo”. (Stefano Momentè) “Nella stratosferica lotta per i diritti animali, il campo dell’alimentazione è quello in cui ognuno di noi, oggi stesso, può apportare un personale e fondamentale contributo, spostando il focus dell’interesse dalla propria pancia e dalla propria testa e dal proprio cuore a quelli speculari degli altri animali. Decidendo una volta per tutte in quale mondo vogliamo vivere”. (Anna Maria Manzoni) Con il patrocinio di Progetto Vivere Vegan e Vegan Ok
Il pasto gentileAlimentazione nonviolenta e saggezza tibetana. E-book. Formato Mobipocket Giuseppe Coco - Infinito Edizioni, 2013 -
“Il protagonista di questo libro è il cibo vegetale, e i suoi aspetti simbolici, filosofici e artistici. C’è quindi qualcosa in più di quello che comunemente si trova nei testi divulgativi sull’argomento e questo aggiunge valore e rende il testo una ricca, curiosa e distensiva lettura”. (Luciana Baroni)Che cosa c’è nel nostro piatto? Quanta crudeltà e violenza si cela dietro una frittata, un antipasto di mare, una cotoletta…! L’uomo addomestica la natura per favorire lo sviluppo di alcune piante a scapito di altre; con gli innesti modifica i frutti, grazie alla concimazione stimola la pianta a produrre di più. Con il supporto della tecnologia, della genetica e della chimica seleziona semi più resistenti e prodotti più gradevoli alla vista. Gli allevamenti intensivi provocano sulla terra un devastante impatto con la produzione di deiezioni, con l’elevato consumo di cereali e acqua. Che cosa accadrà se non cambiamo tutto questo?“Nessun animale, nemmeno quello meglio trattato durante la sua esistenza nel migliore degli allevamenti biologici, desidera morire di morte violenta: di fronte al mattatoio tutti gli esseri senzienti – nessuno escluso – provano terrore e implorano soccorso. Non esistono, in quel contesto, differenze di alcun tipo. La fiaba della fattoria felice, con uomini e altri animali che convivono spensierati, è per l’appunto una fiaba, priva di qualsiasi riscontro nella realtà, se l’epilogo è l’uccisione per futili motivi di alcuni protagonisti della storia: e uccidere animali per nutrirsi o vestirsi, al giorno d’oggi, è un motivo futile, assolutamente non necessario”. (Lorenzo Guadagnucci)“L'attitudine di chi aderisce alla “filosofia” vegana, è l'apertura: apertura al mondo, agli altri esseri umani, agli esseri viventi, alla natura che ci circonda. Apertura è il contrario dell'arroccamento su tradizioni e abitudini che si finisce per assimilare senza farsi domande; è il contrario dell'adesione conformista e irriflessiva ai comportamenti della maggioranza; è una propensione a riconoscere nell'altro una diversità preziosa, una soggettività con la quale confrontarsi, escludendo a priori ogni possibilità di gerarchia e sopraffazione”. (Lorenzo Guadagnucci)“Scegliere uno stile di vita vegan nella pratica di tutti i giorni significa scegliere prodotti e servizi che non hanno comportato l’uccisione o lo sfruttamento degli animali. Significa evitare di partecipare a eventi, feste e altro basati sullo sfruttamento animale. Non si deve pensare a una vita di rinunce, ma basata su scelte diverse e consapevoli, grazie alle quali si scoprono nuove opportunità. Ci sono poi delle conseguenze ‘indirette’ da non sottovalutare. Seguire uno stile di vita vegan comporta un risparmio delle risorse della terra, significa inquinare meno, significa più cibo per tutti. Tutte motivazioni importanti, anche se quella fondamentale è non voler uccidere e sfruttare altri animali” (Dora Grieco)