Gloria Bardi eBooks
eBooks di Gloria Bardi di Formato Mobipocket
Gloria Bardi, docente di Filosofia e Storia, studiosa di Bioetica, ha pubblicato con Salani il romanzo L’esordiente, il prof e l’editore mannaro, con il Becco Giallo il fumetto Dossier G8. La vicenda della scuola Diaz, oltre a vari libri per l’infanzia e vari articoli su riviste di Bioetica e Filosofia. In veste di drammaturga ha scritto e messo in scena diverse scritture teatrali, tra cui La Strana Malattia, dedicata all’Alzheimer, che nel 2013 ha conseguito il premio nazionale FITA per “Il teatro di impegno civile”.
La fabbrica delle bugie. E-book. Formato Mobipocket Gloria Bardi - Arpanet, 2012 -
Giuliana è una donna in carriera... nel campo delle bugie. Discendente dalla famiglia Epifani, millantatori di quarta generazione, lavora alla “Frottole & Affini” azienda specializzata nella costruzione di alibi. Stratega dell’inganno, attorno alla sua figura si sviluppano una serie di curiosi intrighi e divertenti episodi che hanno come protagonisti veri e propri impresari della bugia! (Edizioni ARPANet)
Giustizia e impunità. Interviste a Antonio Di Pietro e Marco Travaglio. E-book. Formato Mobipocket Gloria Bardi - Fratelli Frilli Editori, 2014 -
Le interviste contenute del libro indagano, tramite domande particolarmente analitiche, sulle differenze tra passato e presente, sulle circostanze economico-sociali e politiche che resero possibile, allora, lo smascheramento di tangentopoli, sull’ondata moralizzatrice che ne seguì, sui dispositivi giudiziari che lo consentirono, e che l’attuale governo va, via via, epurando.“Giustizia e Impunità” parla di astuzia odierna nell’uso di un linguaggio tendente a far passare positivamente, tramite aggettivi dal suono buono (legittimo, giusto), interventi di legge le cui conseguenze sul piano del diritto potrebbero essere catastrofiche; confronta seriamente, al di là delle bugie di regime, la giustizia italiana e quella di altri Paesi e mette a fuoco, anche dal punto di vista storico, il dettato costituzionale che prevede l’autonomia della Magistratura (nelle sue due funzioni, giudicante e inquirente) dall’esecutivo.