Joselle Dagnes eBooks
eBooks di Joselle Dagnes di Formato Epub
Ai posti di comando: Individui, organizzazioni e reti nel capitalismo finanziario italiano. E-book. Formato EPUB Joselle Dagnes - Società Editrice Il Mulino, Spa, 2018 -
Nel nostro paese una rete invisibile connette gruppi e aziende apparentemente in concorrenza tra loro, una rete simboleggiata dai 60 manager e professionisti presenti simultaneamente in diversi consigli di amministrazione di società quotate in Borsa. Il libro mette a nudo la struttura di questa rete, mostrando come le imprese più rilevanti e con migliori performance tendano a connettersi tra loro, dando vita a un nucleo capace di orientare il mercato finanziario italiano. Attraverso interviste inedite al gruppo ristretto dei big linkers, emerge il peso dei rapporti personali e delle strategie di carriera individuali nel determinare il funzionamento degli organi societari, i processi decisionali e gli equilibri di potere tra consiglieri espressione della proprietà, consiglieri di minoranza e amministratori indipendenti.
Prima i fondamentali. L’economia della vita quotidiana tra profitto e benessere. E-book. Formato EPUB Joselle Dagnes - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2022 -
Per le scienze sociali, i due anni trascorsi da quando è iniziata l’emergenza pandemica sono stati un periodo di elaborazione intensa e inquieta. L’inventario dei danni è venuto crescendo giorno dopo giorno, con una violenza ignota alla memoria delle generazioni viventi; ma al tempo stesso non si è mai dubitato che l’emergenza sanitaria non abbia fatto che portare alla luce, aggravandoli, malesseri di lungo corso, profondi ma latenti in una società che ha naturalizzato le disuguaglianze. L’emergenza – abbiamo scritto nell’imperversare della pandemia – produce un effetto-verità rispetto a questioni sostanzialmente rimosse dal dibattito pubblico. Innanzitutto, porta al centro dell’attenzione l’economia fon- damentale, una porzione di vita economica tanto trascurata quanto indispensabile: essenziale certamente per il benessere, ma in larga parte per la sopravvivenza stessa degli individui e della società.
La solidarietà discreta: L’accoglienza dei rifugiati ucraini in Italia e in Europa. E-book. Formato EPUB Joselle Dagnes - Donzelli Editore, 2024 -
La guerra in Ucraina ha causato la più grave emergenza umanitaria in Europa dalla fine del secondo conflitto mondiale, con quasi sei milioni di persone costrette alla fuga. Le istituzioni europee hanno reagito tempestivamente in aiuti e supporto alla popolazione travolta dal conflitto; il processo di accoglienza dei rifugiati, in Italia come in molti altri paesi, si è distinto sin da subito per unitarietà dell’azione politica e tentativi di innovazione istituzionale. Anche tra individui e famiglie si è prodotto uno slancio solidaristico da molti percepito come senza precedenti. Una reazione apparentemente molto diversa rispetto a quanto avvenuto durante altre crisi migratorie, pure recenti, come quella siriana, o quelle che si verificano con i flussi di rifugiati «ordinari», provenienti da Medio Oriente e Africa. Partendo da questa constatazione, un gruppo di ricerca multidisciplinare, composto da sociologi, politologi e linguisti, ha intrapreso uno studio con l’obiettivo di verificare l’effettiva esistenza di questo presunto «differenziale di solidarietà» e capirne le ragioni. Quanto conta la posizione delle forze politiche, in primis i partiti populisti e di destra? Qual è il potere dei media nell’indirizzare l’opinione pubblica o nell’assecondarla? E quanto è rilevante il fatto che alcuni rifugiati ci appaiano – per tratti somatici, per cultura, per vissuto – più simili a noi di altri? L’indagine ha mostrato risultati per certi versi sorprendenti. Se vi sono in effetti differenze significative nei giudizi e nelle percezioni dei rifugiati ucraini ed extra-europei, tali differenze «simboliche» e «rappresentazionali» non si traducono in modo equivalente e meccanico in comportamenti: nelle azioni di solidarietà messe in campo dagli intervistati – dalle semplici donazioni fino all’accoglienza presso la propria abitazione – non si ravvedono particolari differenze tra i due gruppi di rifugiati; non si riscontra una sproporzione di aiuti in favore degli ucraini, come ci si sarebbe potuto aspettare. In tutte queste forme di sostegno, al contrario, si scopre un netto rifiuto per i trattamenti differenziati: esiste dunque, sottotraccia, quotidiana ma tenace, una solidarietà che, pur portata avanti con discrezione, sceglie di non discriminare.