Lorena Lomuscio eBooks
eBooks di Lorena Lomuscio di Formato Epub
Taupatie: nuove prospettive di l'intervento per l'invecchiamento patologico. E-book. Formato EPUB Lorena Lomuscio - Igeacps Edizioni, 2023 -
L’accumulo di proteina tau (Tau) iperfosforilata è tipico di alcuni disordini neurodegenerativi dettitaupatie, di cui la sindrome d'Alzheimer è la più nota. Durante l'ingresso nello stato di torpore si èosservato che, negli animali ibernanti, Tau subisce il medesimo processo di iperfosforilazione, maal ritorno alla normotermia esso si risolve fisiologicamente. Esiste una procedura per indurrefarmacologicamente un torpore artificiale (TA): una condizione simile al torpore naturale in unanimale non ibernante, il ratto. Lo scopo di questa tesi è studiare l’andamento della fosforilazionee della defosforilazione della Tau, durante il TA. L’iperfosforilazione di Tau è stata valutatamediante analisi immunoistochimica, marcando AT8 (Tau fosforilata) o Tau-1 (Tau defosforilata),in 3 strutture cerebrali scelte sulla base del loro coinvolgimento nella regolazione delle funzionicognitive (comportamento e memoria). È stato poi studiato lo stato di disattivazione dell’enzimaGSK3β (Glycogen synthase kinase 3-beta), coinvolto nei processi di fosforilazione della Tau,marcando la sua forma a sua volta fosforilata nella posizione Ser9. I risultati mostrano che anchenel TA si ha iperfosforilazione della Tau, che si risolve fisiologicamente in poche ore di recupero.Si è visto anche che durante il TA e nel recupero la GSK3β è inibita. Ne consegue che,probabilmente, anche nei mammiferi non-ibernanti (essere umano incluso), possa esserci unabiochimica adatta, e fino ad ora sconosciuta, per far fronte a tale situazione, evitando che evolvain taupatia. Tale meccanismo fisiologico, da approfondire ulteriormente, sembra utile per nuoveprospettive di intervento, soprattutto nelle fasi precoci dei malati taupatici. Il ruolo dello psicologoclinico potrebbe diventare, in questo contesto, fondamentale nel riconoscere e delineare semprepiù precocemente i disturbi comportamentali che caratterizzano le demenze, favorendo l’efficaciadi un trattamento sviluppato su questi studi.