Maria Zanardini eBooks
eBooks di Maria Zanardini di Formato Mobipocket
Le foglie del parco. E-book. Formato Mobipocket Maria Zanardini - Aletti Editore, 2016 -
Lucia, la protagonista quarantenne della storia, sta vivendo appieno la sua seconda giovinezza. Inviata per motivi di lavoro in Inghilterra, scoprirà di essere coinvolta in un intreccio amoroso con tinte di giallo, a cui fa da sfondo la dolce campagna di Cambridge. La storia si dipana in un continuo raffronto fra la cultura anglosassone e quella italiana, prendendo spunto anche dai viaggi effettuati dall'autrice, in occasione delle sue borse di studio. Questo libro potrebbe interessare soprattutto a chi ha occasione di visitare la Regione Britannica, per maturare ulteriori riflessioni, confronti e più o meno corrispondenze culturali. Maria (Assunta) Zanardini è nata a Tradate e vive a Fagnano Olona, in provincia di Varese. Ha esordito nel 1999 con il racconto storico-familiare “Lettera a Zio Fausto” dell'Editrice Nuovi Autori. Ha pubblicato nel 2000 il libro di poesie “Tempo di poesia”, edito da Macchione e nel 2003 un altro libro di poesie “Mal d'amore”, sempre edito da Macchione. Nel 2010 ha scritto il romanzo “Ovunque noi siamo” (Silene Edizioni), nato dall'ispirazione di una vicenda umanitaria realmente vissuta in Bosnia, ai tempi del conflitto interno. Dal 2014 è presente nel sito web di “Poeti e poesia” e ne “Il Federiciano” di Aletti Editore. Nel 2015, infine, ha pubblicato il romanzo “Il vento di Friano” (Aletti Editore), ambientato in un paesino di fantasia della Riviera.
Il vento di Friano. E-book. Formato Mobipocket Maria Zanardini - Aletti Editore, 2015 -
È la storia di una donna, Laura, che fa la spola tra una grande città e un paesino di fantasia della Riviera alla ricerca della serenità. Separata con due figli, cerca l'appoggio dei genitori e va a vivere con loro al mare. La vita non è facile anche qui, dove avvengono fatti delittuosi simili a quelli compiuti da Bilancia. In uno sfondo con l'ombra di un serial killer, amareggiata e delusa dagli uomini, giunge persino a sospettare Omar di simili delitti. Nel viaggio di ritorno alla grande città, Laura viene coinvolta in un terribile incidente che segnerà in modo indelebile la sua vita. Tale dura esperienza, tuttavia le farà scoprire una nuova maturità e l'essenza vera della vita. Maria (Assunta) Zanardini è nata a Tradate e vive a Fagnano Olona in provincia di Varese. Esordisce nel 1999 con il racconto «Lettera a zio Fausto», edito da Editrice Nuovi Autori. Nel 2000 pubblica il libro di poesie «Tempo di poesia» edito da Macchine Editore e nel 2003 un altro libro di poesie «Mal d'amore», sempre edito da Macchione. Nel 2010 scrive il romanzo «Ovunque noi siamo» (Silene Edizioni), nato dall'ispirazione di una vicenda umanitaria realmente vissuta in Bosnia. Dal 2014 è presente nel sito web di «Poeti e Poesia» e ne «Il Federiciano» di Aletti Editore.
I ricordi del mare. E-book. Formato Mobipocket Maria Zanardini - Aletti Editore, 2020 -
È la storia contemporanea di una donna, madre, moglie, nonna, lavoratrice e, infine, aspirante scrittrice. Anna, la protagonista, è da poco entrata a far parte di un periodo della vita considerata “degli anziani”, nel quale ha preso coscienza pienamente del valore della vita. Tramite sensazioni, immagini, persone e flash back, che trovano collocazione prevalentemente nel paesaggio marino, ricostruisce gradualmente, quasi come un puzzle, le fasi più toccanti della sua vita. Non sempre rispettando la cronologia, si affrontano problemi esistenziali legati alla fanciullezza, alla giovinezza e alla maturità. Quest’ultima sarà l’età che, più di ogni altra, darà serenità ad Anna, particolarmente per il meraviglioso rapporto con i nipoti. Ogni ricordo o avvenimento è solcato da un sottile filo psicologico sulla vita, perché descrive atteggiamenti umani, cogliendone anche i messaggi e i significati nascosti. Anna è consapevole della sua difficile malattia, tuttavia, riesce a vivere serenamente anche i suoi ultimi momenti, godendosi i ricordi che il mare le suggerisce. Il messaggio che deriva dal libro è un invito ad apprezzare meglio la vita, pur nelle sue avversità. È un incentivo a lottare per il superamento degli ostacoli, che la vita ci pone davanti, quotidianamente. È, infine, un’accettazione serena della nostra fine terrena. Curiosa è la conclusione del libro, che termina con la stessa frase con cui ha esordito, quasi a indicare la ciclicità e la continuità della vita, che si tramanda di padre in figlio.