Massimiliano Papini eBooks
eBooks di Massimiliano Papini di Formato Epub
Massimiliano Papini è professore di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana presso il Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma. Interessato a numerosi aspetti del mondo antico, è specializzato nello studio delle arti figurative e ha partecipato all'analisi degli eccezionali bronzi del santuario etrusco-romano del Bagno Grande a San Casciano. Dal 2012 è membro corrispondente dell'Istituto Archeologico Germanico, con il quale collabora. Tra le sue pubblicazioni: Palazzo Braschi. La collezione di sculture antiche (Roma 2000); Antichi volti della repubblica. La ritrattistica in Italia centrale tra IV e II secolo a.C. (Roma 2004); Munera gladiatoriae venationesnel mondo delle immagini (Roma 2004); «Pendono interrotte le opere». Antichi monumenti incompiuti nel mondo greco (Roma 2019); Arte romana (Milano 2021). Per Laterza è autore di Città sepolte e rovine nel mondo greco e romano (2011), Fidia. L'uomo che scolpì gli dei (2014) e Il riposo dell'imperatore. L'otium da Augusto alla tarda antichità (2023).
Fidia: L'uomo che scolpì gli dei. E-book. Formato EPUB Massimiliano Papini - Editori Laterza, 2023 -
«Venne il dio sulla terra dal cielo a mostrarti l'effigie, o tu andasti a mirarlo, Fidia, in cielo». Questo si diceva del colosso di Zeus a Olimpia, una delle sette meraviglie del mondo, opera di Fidia, insuperabile nel rappresentare la maestà e la bellezza degli dei. Peccato che l'unica testimonianza personale rimasta dello scultore sia un piccolo vaso a Olimpia con l'iscrizione parlante: «Io sono di Fidia». E le tante statue in oro e avorio, in bronzo e in marmo, che fine hanno fatto? Tutte scomparse. E tutte le nuove opere sull'acropoli di Atene, «fatte in breve tempo per durare a lungo», furono veramente sotto la sua sovrintendenza? Anche il sodalizio con Pericle, inscindibile per gli autori antichi, quanto fu vero? E dov'è la sua mano nella decorazione del Partenone? La biografia di Fidia, lo scultore ateniese del secolo di Pericle, il più 'classico' del passato 'classico': un racconto tra arte e potere.
Il riposo dell'imperatore: L'otium da Augusto alla tarda antichità. E-book. Formato EPUB Massimiliano Papini - Editori Laterza, 2023 -
Padroni del mondo, garanzia e tutela della sicurezza di tutti, gli imperatori romani erano soverchiati dagli obblighi e dai doveri. Eppure una parte importante della loro vita era dedicata all'otium. Cos'era questo tempo libero che si concedevano? Com'era la vita quotidiana degli imperatori lontano da Roma, nelle loro sontuose ville? A prima vista, l'otium, il riposo, non si confà a un imperatore: la sua è una carica che non prevede interruzioni; su di lui grava il peso del mondo; la sua veglia protegge il sonno di tutti e la sua operosità assicura l'otium degli altri. Eppure, per molti imperatori la routine quotidiana era ordinatamente scandita da riposi, letture e pratiche ludiche. Anzi, l'otium era così importante che finiva per diventare un metro di giudizio: Plinio elogiava Traiano come cacciatore e timoniere perché nel suo ritemprarsi rivelava il suo vero carattere. Al contrario, le giornate dei cattivi imperatori, come Nerone, erano invase dai bagordi, al punto da fagocitare tutto il loro operato.Seguiremo la vita quotidiana degli imperatori nelle loro proprietà nella cintura verde che circondava Roma (gli horti) o mentre si muovevano tra le ville del Lazio e della Campania, anche se neanche lì incombenze e preoccupazioni cessavano di perseguitarli. Augusto, dopo il pasto di mezzogiorno, con indosso vestiti e scarpe, si riposava un po' con una mano sugli occhi. Se la notte si svegliava per colpa delle preoccupazioni, chiamava i novellieri a leggere e ad allietarlo. Vespasiano, invece, dopo aver letto la corrispondenza e i rapporti dei funzionari, faceva entrare gli amici, andava a passeggio in lettiga o si concedeva il riposo con una concubina.