Pierluigi Gronchi eBooks
eBooks di Pierluigi Gronchi di Formato Mobipocket
Nessuno mi chiede di te. E-book. Formato Mobipocket Pierluigi Gronchi - Giovane Holden Edizioni, 2019 -
Il senso della vita è, forse, semplicemente il senso che si decide di darle. O come canta Vinícius de Moraes La vita non è un gioco, amico/ la vita è l’arte dell’incontro. È il caso, la coincidenza, il destino, la vita che ci fa incontrare qualcuno o qualcosa che ci fa vibrare. Incontrare un amore, un amico, una persona con cui costruire e inventare un noi. Altrettanto incontrare un libro, un animale, un soffio di vento in primavera. Alzarsi una mattina e avere la consapevolezza che qualcosa sta per cambiare. I gesti sono gli stessi. Stessi i rituali, gli obblighi e le responsabilità. Eppure avverti una specie di brivido positivo. Una sensazione, un’intuizione. Qualcosa sta per far irruzione nella tua vita. Tu non puoi e non vuoi evitarlo. Perché quell’incontro, non importa se durerà un attimo un giorno un anno o più, riposizionerà le tessere del mosaico. L’arte dell’incontro è quella che, nei primi istanti, fa succedere tutto e niente. Prima non c’era, adesso c’è. E tu, che non sei mai stato, adesso senti l’avventura nelle cose quotidiane. L’arte dell’incontro è quella delle vite quando si sfiorano e non si invadono. Il momento prima della definizione. La vigilia delle certezze. L’alba dei ricordi quando torni a essere io. Gli incontri veri si fanno solo così, con la consapevolezza che potrebbero non durare, che potrebbero continuare a esistere solo dentro di te, che potrebbero non chiedertene mai notizia.Una silloge intensa, elegante e musicale venata di una melanconia che trafigge i sensi e le emozioni.
Il Tempo e l'Attesa. E-book. Formato Mobipocket Pierluigi Gronchi - Giovane Holden Edizioni, 2017 -
Nelle liriche di Pierluigi Gronchi colpisce la musicalità del dettato, il canto disteso, il ritmo e il respiro di un’anima pura. E su tutto una vena di melanconia pervasa di pensosa riflessione che placa nel verso piano e lineare l’intensità delle emozioni. L’attesa, intesa come vibrazione dell’ansia sottesa all’esistenza stessa, si trasfigura in sommessa osservazione del passare del tempo, spiragli su una realtà intravista più che posseduta, perché non si può trattenere ciò che continuamente si ridefinisce quale pennellata su pennellata come in un dipinto impressionista. L’esperienza, la memoria prima ancora di cristallizzarsi si abbandona sulla pagina, spazio ideale e reale in cui il Poeta raccoglie le inquietudini e trasforma la sofferenza in speranza.La poesia, in questo senso epifania dell’esistenza, si fa espressione della pluralità dei sensi che l’essere umano coglie nello scorrere del suo tempo e consente di rileggere il senso del nostro cammino restituendo a ogni passo il senso di un ritorno a se stessi.
Solitudini e altre assenze. E-book. Formato Mobipocket Pierluigi Gronchi - Giovane Holden Edizioni, 2014 -
Una silloge di esordio dalle atmosfere pure e intense. Echeggia in sottofondo lo spleen di baudelairiana memoria, inquietudine e disorientamento esistenziale si avvertono nella consapevolezza di quanto vano sia il tentativo di superare la solitudine, di ricercare una vita autentica che si riveli nella sua delicata e primitiva essenza. È una possibilità irrealizzata ciò che rimane dopo esserci guardati dentro, aver carezzato ombre e affetti perduti, stretto al petto la nostra natura mortale. Per quanto possa, tuttavia, rivelarsi effimera la ricerca di un possibile significato dell’esistenza umana assume valore in quanto tale. Mai arrendersi all’ineluttabile, sempre cercare e interrogarsi. La solitudine di cui parla il Poeta è una sorta, dunque, di desolazione di fondo, una dolorosa presa di coscienza che la provvisorietà del nostro vivere ci renderà perennemente irrequieti e che le consolazioni materiali possono attenuare il disagio ma non cancellarlo. Il mal di vivere è parte di noi. Sì come l’assenza di coloro che abbiamo amato è in noi, avviluppata al nostro cuore. Una poesia, quella di Pierluigi Gronchi, che si compenetra in due dimensioni sovrapposte di stati d’animo e si riverbera di melanconia, rimembranza, intimo conforto.Pierluigi Gronchi nasce a Pontedera (Pisa) il 6 dicembre 1945 da famiglia operaia. Frequenta tutti gli ordini di scuola, fino al conseguimento del Diploma di Ragioniere. Nel frattempo già scrive versi ed è fra i fondatori insieme a G. Ciabatti, suo conterraneo, vincitore nei primi anni ’60 del Premio Nazionale di Poesia “G. Carducci”, di un Circolo Culturale molto attivo in quel periodo.Seguono il lavoro come impiegato, il matrimonio e più tardi, l’iscrizione alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Pisa dove frequenta, con particolare interesse, il corso di Filosofia del Prof. Bodei. Esperienza di breve durata per difficoltà pratiche e familiari.Poi più niente, a eccezione di rare partecipazioni ad alcuni concorsi letterari, fino alla pubblicazione della silloge Solitudini e altre assenze. Attualmente vive e lavora in provincia di Pisa.