Riccardo Bellofiore eBooks
eBooks di Riccardo Bellofiore di Formato Pdf
Riccardo Bellofiore insegna Economia politica all’Università di Bergamo dal 1977. Si interessa principalmente di teoria marxiana del valore e della
crisi, di teoria monetaria “eretica” del Novecento, di filosofia dell’economia e delle tendenze del capitalismo contemporaneo. Fa parte del comitato scientifico dell’edizione italiana delle Opere complete di Marx ed Engels e dell’International Symposium on Marxian Theory. Ha recentemente pubblicato, con Giovanna Vertova, Ai confini della docenza. Per la critica dell’Università (2018) e sta per uscire Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea (2019), scritto con Francesco Garibaldo e Mariana Mortágua. Per Mimesis ha curato con Tommaso Redolfi Riva il volume di H.-G. Backhaus, Ricerche sulla critica marxiana dell’economia (2016). Gestisce insieme a Giovanna Vertova la pagina
Facebook Economisti di classe.
Smith Ricardo Marx Sraffa: Il lavoro nella riflessione economico-politica. E-book. Formato PDF Riccardo Bellofiore - Rosenberg & Sellier, 2020 -
Il volume propone un percorso di lettura sull’economia politica classica, e su Marx, che si prolunga sino all’opera di Sraffa.Un primo filo conduttore è dato da una visione della teoria del valore che non la riduce a determinazione individuale dei prezzi, ma ne sottolinea l’aspetto macrosociale: in Smith (lavoro comandato) come giustificazione del capitalismo, in Ricardo (lavoro contenuto) come base contraddittoria della teoria della distribuzione, in Marx (lavoro vivo in quanto lavoro astratto in movimento) come indagine sulla costituzione del capitale nel rapporto sociale di produzione.Contrariamente alle interpretazioni più diffuse, le carte inedite di Sraffa, secondo l’autore, consentono di individuare una forte continuità dell’economista italiano con questo Marx.Un secondo filo conduttore consiste nella riflessione circa il destino del lavoro nel capitalismo e oltre, che passa per la messa in questione dell’antropologia smithiana del lavoro sino alla liberazione dal lavoro intravista da Keynes, a cui si oppone la marxiana liberazione del lavoro. Ne emerge una visione apertamente contraria alla centralità totalitaria dell’economico, che nelle due appendici al volume si articola con la questione della natura e la questione di genere.La trasformazione sociale è legata a doppio filo a un cambiamento strutturale della domanda come dell’offerta, e alla ripresa di un protagonismo conflittuale della classe lavoratrice a partire dai luoghi della produzione.
Euro al capolinea?: La vera natura della crisi europea. E-book. Formato PDF Riccardo Bellofiore - Rosenberg & Sellier, 2019 -
“In un’analisi elegante, chiara e coerente gli autori mostrano le inadeguatezze e gli errori della gran parte delle posizioni economiche e politiche dei diversi protagonisti nel dibattito sulla crisi europea – siano i sostenitori dell’ortodossia neoliberista, siano molte tra le voci critiche. Emergono dalla discussione proposte positive e ottimistiche, e anche pratiche, per uscire dalle crisi, che meritano attenzione seria”.COLIN CROUCHPer comprendere la vera natura della crisi europea bisogna prestare attenzione ai cambiamenti nella finanza e nell’industria negli ultimi 15-20 anni, abbandonando la centralità della bilancia commerciale nell’impostazione teorica di base e aprendosi a una più complessa visione macrofinanziaria.La conclusione dell’analisi dei tre autori è che l’uscita dalla moneta unica sia una risposta illusoria che rischia di condurre a più, e non meno, austerità.Per quanto l’euro sia un disegno incompiuto e contraddittorio di unificazione monetaria, che va rivoluzionato dall’interno per riaprire spazi alla democrazia e al conflitto, e la sua dissoluzione appaia sempre più probabile, la decomposizione dell’Unione Europea porterebbe al ristabilimento di una dimensione nazionale che esaspererebbe gli elementi di concorrenza distruttiva tra i paesi dell’area. Con conseguenze disastrose sia sul piano sociale che sugli stessi equilibri geopolitici.Di qui la necessità di giocare ogni spazio possibile di azione che eviti la regressione sovranista.