Simone Lonati eBooks

eBooks di Simone Lonati di Formato Epub
EBOOK   9788892166448

Il procedimento penale davanti al tribunale in composizione monocratica: aspetti problematici e soluzioni interpretative. E-book. Formato EPUB Simone Lonati   -  Giappichelli Editore, 2017  - 

Se sia più opportuno affidare la decisione giurisdizionale a un giudice collegiale o monocratico è un problema non nuovo e costituisce una vexata quaestio dibattuta fra gli studiosi del processo penale. La questione non è di quelle che comportano una definizione unica per tutti i tempi e per tutti i luoghi. Rilevano scelte di politica giudiziaria caratterizzate da un’intrinseca relatività sul piano storico e normativo, circostanza che impone di considerare ogni soluzione offerta come contingente.Se le argomentazioni addotte a sostegno della struttura giudicante unipersonale si pongono tutte sul piano dell’efficienza e della celerità processuale, quelle alla base della pluralità si radicano nell’indiscusso ruolo che il collegio ricopre per assicurare l’imparzialità del giudice e una maggiore affidabilità della decisione. Ovviamente si deve trattare di una collegialità autentica, che vede il contributo di tutti i giudici dell’organo giurisdizionale e il rispetto del principio di maggioranza. E, se è vero che in Costituzione non vi è un esplicito riferimento alla composizione pluripersonale del giudice, tuttavia, se si indaga sul senso della collegialità come garanzia, si scopre come, in realtà, il Costituente abbia considerato la stessa un valore inquadrabile nel sistema delle garanzie cui il legislatore ordinario deve attenersi per disciplinare la composizione dell’organo giudiziario. L’assenza dell’udienza preliminare nei procedimenti innescati dalla citazione diretta a giudizio davanti al tribunale monocratico, poi, oltre a non sembrare un fattore di effettivo snellimento dell’iter processuale, si rivela un’ulteriore perdita di tutela per l’imputato capace di esplicare i suoi effetti sui rapporti fra le parti nel corso delle indagini preliminari e fra queste e il giudice del dibattimento.Su questo sfondo il presente lavoro ripercorre la disciplina del procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, cercando di proporre alcune soluzioni interpretative agli aspetti più problematici.Simone Lonati è Assistant Professor di procedura penale presso l’Università “Luigi Bocconi” di Milano e già Dottore di ricerca in procedura penale. Tra le sue pubblicazioni, che hanno toccato diversi aspetti della disciplina del processo penale anche in una prospettiva europea, la monografia Il diritto dell’accusato a “interrogare o fare interrogare” le fonti di prova a carico. (Studio sul contraddittorio nella Convenzione europea dei dritti dell’uomo e nel sistema processuale penale italiano), Giappichelli, 2008.

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EBOOK   9788813384272

Processo penale e rimedi alle violazioni delle garanzie europee. E-book. Formato EPUB Simone Lonati   -  Cedam, 2023  - 

L’ordinamento che da più tempo è stato capace di condizionare i sistemi nazionali è, senza dubbio, quello facente capo al Consiglio d’Europa. La Convenzione europea dei diritti dell’uomo, da oltre mezzo secolo, è diritto vivente in grado di orientare le sceltedel legislatore e del diritto giurisprudenziale nazionale. Un ruolo fondamentale in questo senso è stato svolto dalla Corte di Strasburgo nell’ambito della sua funzione di garante dei diritti inviolabili dell’uomo. L’autorevolezza delle sue pronunce ha contribuito a disvelare crepe e falle degli ordinamenti interni, costringendo gli Stati a porvi rimedio e contribuendo così al processo di armonizzazione dei sistemi penali europei. È indubbio, tuttavia, che quanto si è verificato nell’ultimo ventennio rappresenta un cambio di passo significativo. In pochissimi anni si è passati dal giudice internazionale del caso singolo al giudice europeo delle leggi e degli ordinamenti nazionali. Il mutamento è stato determinato dalla precisa scelta degli organi del Consiglio d’Europa di sollecitare l’adeguamento dei sistemi normativi interni alle sentenze di condanna pronunciate a Strasburgo. Di conseguenza, la maggioranza degli Stati membri si sono dotati di strumenti specifici per adempiere all’obbligo di conformarsi alle sentenze della Corte europea imposto dall’art. 46, par. 1, Cedu. Rimedi, il cui obiettivo spesso viene a coincidere con la rimozione della decisione nazionale o la rideterminazione dei suoi contenuti, ovvero, con la riapertura del processo nazionale o la sua rinnovazione. Proprio l’analisi comparata delle diversificate risposte dei quarantasei Paesi membri al comune problema di porre in discussione il dogma dell’intangibilità del giudicato nazionale a fronte di violazioni delle garanzie europee consente di inquadrare le soluzioni individuate dalla giurisprudenza italiana durante il periodo di assenza nel nostro ordinamento di uno specifico strumento normativo volto a garantire l’efficace esecuzione delle pronunce di condanna della Corte europea. Lo sguardo rivolto alle esperienze straniere permette soprattutto una attenta valutazione del recente rimedio straordinario disciplinato dall’art. 628-bis c.p.p. e introdotto dal legislatore italiano con il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, in attuazione della l. 27 settembre 2021, n. 134 (c.d. Riforma Cartabia).

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