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Sonetti der secolo passato. E-book. Formato PDF Spartacus Quirinus - Youcanprint, 2016 -
La poesia vernacolare non è un sottoprodotto letterario. Il dialetto, seppure ha perso l'importanza che aveva nel passato quando la lingua italiana non era ancora diffusa, come è stata con l'avvento della televisione, è pur sempre un collegamento con le tradizioni popolari, proprie di ciascuna parte del nostro Paese, che sarebbe un peccato dimenticare. Come poeta la scelta del dialetto mi fu dettata dalla maggiore facilità di satireggiare, che non in un linguaggio forbito. Anche se è vero che ormai certe parole, un tempo definite 'parolacce' sono entrate nell'uso comune, e qui la televisione ha giocato un ruolo inverso rispetto a quello di unificare, finalmente dopo un centinaio d'anni dall'Unità, il parlato quotidiano, con una lingua che non a caso è tra le più belle nel mondo, l'italiano.
Marziale, li vèrzi de l'ussuria. E-book. Formato PDF Spartacus Quirinus - Youcanprint Self-Publishing, 2015 -
Spartacus Quirinus è lo pseudonimo del poeta dialettale romano, Claudio Francesconi. Fu scelto nel 1975, quando iniziò a scrivere sonetti nel dialetto di grandi poeti, dal massimo Giovanni Gioachino Belli, a Trilussa, a Cesare Pascarella che furono i primi poeti che gli piacquero. Ma la scelta di questo pseudonimo venne facilitata dall'aver conosciuto un altro poeta, autodidatta che, però scriveva versi per canzoni essenzialmente politiche: Raffaele Offidani che scriveva come Spartacus Picenus, essendo nato nelle Marche. La scelta del nome di un 'ribelle' il trace Spartaco ma anche del movimento che esistette in Germania alla fine della prima guerra mondiale, ovvero lo 'Spartachismo' di Rosa Luxemburg. I primi sonetti di Francesconi erano di aspra critica all'allora primo partito della sinistra italiano, e lui ne era iscritto, dunque non voleva finire 'purgato'... l'unica parte non strettamente copiata fu la definizione Quirinus, dai Quiriti, insomma la differenza la fece l'essere nato a Roma. Ormai dopo un quarantennio tante cose sono cambiate, non il pensiero di Spartacus Quirinus. Però questo libro è 'insolito' rispetto la vasta produzione, soprattutto di sonetti satirici che rimangono i preferiti dell'autore.