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Segni della vicinanza di Dio. Compendio di teologia dei sacramenti. E-book. Formato PDF Theodor Schneider - Editrice Queriniana, 2015 -
Da alcuni decenni ormai si osserva una grande vivacità nel campo della teologia dei sacramenti, tutta una ricchezza di nuove indicazioni, accenti e spunti. Il volume ritesse in riuscita sintesi il nuovo materiale storico e sistematico. PREFAZIONEdi Theodor Schneider Quando ci si pone alla ricerca dei 'luoghi' nei quali la fede cristiana inconfondibilmente si articola e concretamente si esprime, ci s'imbatte ben presto nella celebrazione dei sacramenti. Secondo il convincimento cristiano è soprattutto in questi atti fondamentali della chiesa, in questi segni ed effetti dello Spirito, che i credenti s'incontrano con Cristo. Già da alcune decine d'anni la teologia dei sacramenti è animata da un profondo dinamismo. E siccome ci si appella di frequente, e giustamente, sia all'antropologia (sociologia), come all'ecclesiologia e soprattutto ad una cristologia sviluppata in chiave soteriologica e pneumatologica, questo trattato conosce anche una lunga serie di asserti e indicazioni, di nuovi accenti e reimpostazioni. In questo nostro tentativo di delineare, nello spirito del post-concilio, la teologia dei sacramenti, ci preoccuperemo di riassumere i diversi aspetti che connotano questo nuovo approfondimento e legarli in una visione d'insieme che, da un canto, ci consenta di afferrare realmente l'intera tematica nel suo complesso, ma dall'altro ci offra pure un'informazione sufficientemente dettagliata ed un rapido orientamento nelle singole questioni. Il libro segue come traccia il testo di una mia conferenza tenuta a Mainz dal titolo 'Breve compendio della teologia dei sacramenti', notevolmente rimaneggiato, con l'assistenza di un gruppo di collaboratori, in vista della pubblicazione. Si tratta di riflessioni che in parte ho avuto modo d'illustrare continuamente negli ultimi anni in occasione di incontri di formazione per sacerdoti ed insegnanti, durante diversi colloqui in parrocchie e gruppi familiari, in convegni di approfondimento destinati ad assistenti di pastorale e studenti. Sono infatti riflessioni teologiche di fondo, che di per se stesse si aprono all'approfondimento concreto. Il mio ringraziamento all'editore, dr. Jakob Laubach, ed ai suoi collaboratori dell'editrice Matthias-Gri.inewald, per l'interesse dimostrato per il mio lavoro e l'assistenza prestata in campo editoriale. Ma un grazie di cuore soprattutto ai miei collaboratori e aiutanti di Mainz, che in vario modo hanno prestato la loro opera per la composizione dello scritto: dr. Jochen Hilberath, Gisela Baum, Rosei Baum, Magda Radnoti e Peter Sauter. « ... Celebrare la nostra speranza come una festa che rischiari il mondo di vita in cui viviamo ed in esso faccia trasparire anche un po' di quella solidarietà che esiste nell'intera creazione ... , imparare a soffrire in un mondo apatico, che rifugge dal dolore, ma imparare anche a gioire, a provar piacere per Dio e per le sue promesse, pur in un mondo così sovraffaticato: anche questa è una delle vocazioni della nostra speranza in questo tempo e per questo tempo» (Confessione del Sinodo I, 7). Possa questa riflessione teologica sui 'segni della vicinanza di Dio' offrire un aiuto, per quanto modesto, al lettore. ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO DATI FONDAMENTALI DELLA TEOLOGIA SACRAMENTARIA CONTEMPORANEA Base antropologica l. REALTÀ SIMBOLICA E LINGUAGGIO Tradotta in parecchie lingue e ben nota anche da noi, è l'opera 'Il piccolo Principe' di Antoine de Saint-Exupéry, scrittore francese ed anche pioniere d'aviazione. Alcune frasi contenute in un libro cosl piacevole sono diventate ormai quasi proverbiali. E non una delle peggiori è quella che possono ricordare il parroco esperto e l'insegnante di religione: «Il piccolo principe, posta una domanda, non se la dimenticava mai». Molto più nota, ovviamente, ed anche più citata è quella che si riferisce alla saggezza che la volpe comunica al piccolo principe. Essa la considera il suo 'mistero' ed è convinta che gli uomini abbiano ormai da tempo dimenticato questa conoscenza misteriosa. «È questo il mio mistero - disse la volpe - ed è un mistero alquanto semplice: si vede bene solo con il cuore. Ciò che è essenziale rimane invisibile agli occhi. 'Ciò che è essenziale rimane invisibile agli occhi', ripeté il piccolo principe per non scordarsi».