Annarosa Buttarelli eBooks

eBooks di Annarosa Buttarelli
EBOOK   9788858860656

Carla Lonzi: Una filosofia della trasformazione. E-book. Formato EPUB Annarosa Buttarelli   -  Feltrinelli Editore, 2024  - 

“Da quel momento ho iniziato a essere una donna, ho iniziato ad amare questo nome che non sentivo pronunciare nelle aule dove si studiava storia della filosofia. Da allora, non ho mai smesso di essere grata a Carla Lonzi, non ho mai smesso di imparare da lei e dalla sua vita, dai suoi scritti.” Così Annarosa Buttarelli presenta l’effetto dirompente che la lettura degli scritti di Carla Lonzi ha prodotto su di lei, allora giovane filosofa in formazione, e introduce oggi a noi la figura più singolare all’origine del femminismo italiano della differenza. Carla Lonzi ha mostrato la forza di una donna che sa andare via da dove non si può stare, da dove non è dignitoso stare, da dove non è pensabile stare per una donna. Infatti, è andata via dal mondo della cultura maschile, via dalla coppia uomo-donna in cui spesso (ancora oggi) c’è abuso e violenza, via dall’università e dalla ribalta della critica d’arte. La sua vitalità è inesaurita, come lo è quella delle donne di genio che sono riuscite nell’impresa più difficile che esista: cambiare la storia umana e la cultura attraverso azioni e pensieri imprevisti destinati a diventare inaggirabili e imprescindibili. Recentemente riscoperti dopo anni di oblio, gli scritti di Carla Lonzi sono tornati a essere letti e discussi dalle nuove generazioni che potranno qui trovare il suo primo profilo biografico e intellettuale completo. “Abbiamo fatto il femminismo, disfiamo il femminismo per rifarlo con pratiche nuove.”

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EBOOK   9791255540496

Bene e male sottosopra: La rivoluzione delle filosofe. E-book. Formato EPUB Annarosa Buttarelli   -  Tlon, 2023  - 

La questione del bene e del male è un interrogativo eterno nel pensiero umano. Annarosa Buttarelli in questo saggio compie un gesto teorico tanto sottile quanto significativo: togliere a questi concetti l’iniziale maiuscola, per riportarli nella nostra realtà vivente. L’autrice ci mostra l’inefficacia dei sistemi filosofici e culturali che non riescono a fronteggiare l’emergere della violenza e della prevaricazione che attraversano il mondo. Per proporre un’etica della vita, Buttarelli ci accompagna in un viaggio tra le grandi pensatrici che hanno esplorato in modo originale il male e il bene nell’esperienza quotidiana. In questo libro scopriamo quindi le concezioni rivoluzionarie di Simone Weil, Hannah Arendt, Iris Murdoch, Flannery O’Connor, María Zambrano e Françoise Dolto, che dischiudono prospettive e pratiche inattese in un mondo della vita in cui la “cura” è il cardine delle relazioni.

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EBOOK   9788865763346

Sovrane. L'autorità femminile al governo. E-book. Formato EPUB Annarosa Buttarelli   -  Il Saggiatore, 2013  - 

Il patriarcato sembra ormai tramontare come forma di dominio sulla mente e sul corpo delle donne, che ovunque nel mondo fanno rete, inventano forme di lotta, denunciano prevaricazioni e violenze. Eppure le istituzioni politiche, culturali e religiose sono ancora largamente dominate da logiche monosessuate e da una misoginia spesso inconsapevole. Nessuna riforma istituzionale può essere efficace se non si realizza una convivenza nuova tra uomini e donne. Questa può nascere soltanto rivoluzionando il modo di intendere il concetto di sovranità, che deve essere radicalmente diverso da quello che ha orientato prima l’assolutismo monarchico, poi la democrazia rappresentativa e, infine, i tentativi di contenere la disgregazione degli stati-nazione.In «Sovrane», Annarosa Buttarelli interpreta pensieri, pratiche e politiche create da donne che nella storia hanno consolidato la propria autorità, basata sul principio ordinatore delle relazioni umane e regolata dalle leggi della vita più che dal diritto maschile, dalle gerarchie o dallo strapotere del denaro. Si compone così una galleria di ritratti brillanti, donne protagoniste che hanno indicato una via «differente» di fare politica e di governare. Da Elisabetta del Palatinato a Ildegarda di Bingen, da Elisabetta I a Cristina di Svezia, fino alle Preziose, dame dell’alta società francese che tra Seicento e Settecento sperimentarono un modello di socialità in cui, più che le armi o il censo, contava la fi nezza del pensiero e della condotta. Un modello in cui le donne potevano essere finalmente sovrane. Agli esempi illuminanti del passato si affi ancano due esperienze contemporanee: le battaglie contrattuali delle operaie tessili di Brescia e l’amministrazione di Graziella Borsatti, sindaca di Ostiglia, due casi di possibili vie di fuga dall’ideologia della rappresentanza, dal prevalere della quantità sulla qualità, dal dominio della funzione manageriale e dell’organizzazione tecnocratica del lavoro. Nell’operato di queste donne coraggiose e consapevoli si distingue la potenza liberatrice dell’autorità, purché questa mantenga la sua radice femminile e il suo ambito sapienziale, e la libertà sia intesa come recupero della priorità politica ed esistenziale delle relazioni – la trama che sostiene le nostre vite. Perché solo l’autorità femminile può originare una pratica della sovranità capace di rigenerare le istituzioni pubbliche. E di governare il mondo senza appropriarsene.

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