Antonella Bolelli Ferrera eBooks
eBooks di Antonella Bolelli Ferrera
Mala vita: Racconti dal carcere. E-book. Formato EPUB Antonella Bolelli Ferrera - Rai Libri, 2015 -
Nei venticinque racconti finalisti del Premio Goliarda Sapienza, accolti in questo libro, detenute e detenuti di molte nazionalità (italiana, albanese, romena, liberiana, marocchina, egiziana), accompagnati da autorevoli scrittori, giornalisti, artisti, raccontano le loro storie di mala vita con tratti crudi, avvincenti, spesso commoventi, anche ironici. Fra loro c’è chi si trova in carcere da decenni, chi è all’ennesima condanna e chi non vedrà mai la fine della pena. È un’umanità diversa - per età, provenienza, estrazione sociale – che si racconta; un’umanità che ha smarrito, o forse non ha mai conosciuto, la cultura della legalità: l’anarco-insurrezionalista in fuga, il giovane narcotrafficante nell’apprendistato con i cartelli sudamericani, l’omicida che si rifugia in Messico per sfuggire ai suoi fantasmi, il clandestino che ha visto i genitori annegare durante il viaggio della speranza, il rom cresciuto al furto come mestiere. E vi è chi ha visto i bambini-soldato compiere stermini, chi ha subito torture nelle prigioni del proprio Paese, chi è stato seviziato dal padre, boss della camorra. Vi è la madre che scrive dei suoi figli nel Nido Blu del carcere, lo scugnizzo finito nelle rapine, nello spaccio, nella tossicodipendenza e la vecchia volpe della galera, il collaboratore di giustizia, il mafioso, il camorrista... È un gruppo folto di persone che cercano di farsi conoscere e di conoscersi tramite la scrittura, compiendo così un gesto e un atto che certo significano una sofferta volontà di riscatto.
Il giardino di cemento armato: Racconti dal carcere. E-book. Formato EPUB Antonella Bolelli Ferrera - Rai Libri, 2015 -
Ventisei racconti dal carcere scritti da persone diverse per sesso, età, provenienza, reati compiuti, ma che insieme somigliano alla sceneggiatura di un film-verità a episodi. E ogni episodio è una pagina di vita. Ventisei storie che conducono in un’Italia sfregiata dalla criminalità organizzata, dove i bambini vengono allevati a pane e delinquenza, all’assenza di valori. A volte il racconto trasporta più lontano, in Paesi devastati. Come in Siria, al fianco di una giovane in fuga dalla guerra e dal disprezzo per il genere femminile, trasformato in violenza atroce. O in Somalia, dove un bambino-soldato racconta i brutali metodi di reclutamento. Dalla vita “fuori” a quella “dentro” per inoltrarsi nella realtà carceraria, luogo di cognomi urlati, di rituali uguali dalla notte dei tempi, di regolamenti di conti, di suicidi, di Tv sempre accese, di odori nauseabondi, di cortili per l’ora d’aria, di file alle docce, di sudore e di sangue. Dove convivono persone che hanno commesso ogni genere di delitti ma solo una parte di loro ha “diritto”, per una legge non scritta tra detenuti, a un supplemento di pena fatto di botte e sevizie. Luogo dove si può diventare pazzi. Di solitudine nel caos. Dove il pensiero della libertà può diventare un’ossessione, al punto di averne paura. Ma anche di rinascita “Migliorerò, riuscirò e mi rialzerò. Voglio fortissimamente voglio”. Ventisei racconti dal carcere, i migliori selezionati per il Premio Goliarda Sapienza 2014. Le introduzioni sono di ventisei grandi scrittori. Si leggono d’un fiato. Al momento di andare in stampa non sappiamo chi saranno i vincitori, ma più ci s’inoltra nella lettura e più ci si accorge che ciascuno ha una sua unicità, degna di un premio.