Carmine Pinto eBooks
eBooks di Carmine Pinto
Più forti del cancro. E-book. Formato EPUB Carmine Pinto - Rizzoli, 2017 -
Il cancro è la patologia cronica potenzialmente più prevenibile e più curabile: le cure e i farmaci oggi sono più efficaci e meno tossici, gli effetti collaterali sono più leggeri, e anche nei casi in cui la guarigione non è possibile la qualità di vita del paziente può essere migliorata. Nel 2017, in Italia, tre milioni e trecentomila persone vivono dopo una diagnosi di cancro, il 27 per cento in più rispetto al 2010, e oltre 900.00 sono i guariti. Nonostante tutto, però, il termine 'cancro' ispira ancora paura: il linguaggio comune lo evita - ricorrendo a espressioni come 'brutto male', 'male incurabile' e via dicen- do - e troppo spesso la diagnosi viene vissuta come una vera e propria condanna a morte, dal paziente e da chi gli sta accanto. Per fare luce su queste paure Carmine Pinto, presidente nazionale dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica, chiarisce una volta per tutte che cos'è il cancro e come può essere affrontato. La disponibilità di nuovi farmaci e di terapie sempre più mirate, infatti, è solo una parte degli sforzi che bisogna mettere in campo: altrettanto importanti sono gli aspetti psicologici del sostegno al paziente e ai familiari, dalla comunicazione della diagnosi alla scelta delle cure, e gli investimenti della società per aiutare economicamente le famiglie in difficoltà, ma anche la ricerca e i ricercatori, per finire con le questioni legate ai media e al proliferare delle cosiddette cure 'alternative' che nel migliore dei casi sono inutili, ma che spesso sono anche dannose. Perché il cancro non è una malattia individuale: colpisce le famiglie e l'intera società. Per questo bisogna sapere come va la battaglia, e che cosa è necessario fare per vincere la guerra.
Il brigante e il generale: La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. E-book. Formato EPUB Carmine Pinto - Editori Laterza, 2022 -
Subito dopo l'Unità l'Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti un brigante e un generale, Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. Uno spavaldo erede del mondo feudale contro un baldanzoso aristocratico di spada, l'ultimo esercito dell'antico regime contro il primo esercito nazionale. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide. Sulle rive dell'Ofanto, nel Mezzogiorno italiano, un secolo e mezzo fa si svolse una grande sfida. Da una parte c'era il brigante, Carmine Crocco. Pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filoborbonico, sperimentò forme di guerriglia che avranno fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall'altra parte, il generale, Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio. L'ufficiale era parte dell'antica aristocrazia di spada e interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra. Nel primo decennio dell'Italia unita furono questi due uomini, lontanissimi per origine e formazione, i protagonisti più conosciuti della guerra per il Mezzogiorno. Carmine Pinto racconta le loro 'vite parallele' e, attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l'ultimo dell'antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.