È una pittrice romana di opere d’arte moderna e polimaterica. Attraverso l’apposizione sul quadro di oggetti presi in prestito dalla natura, metalli, carta, pietre e stoffe, l’artista crea sulla tela spessori tridimensionali che, uniti alle mille sfumature cangianti del colore, rimandano al concetto di “installazione”. Diretta, dirompente, fortemente autobiografica, la pittura dell’artista dà forma a pensieri e emozioni che nessuna parola potrebbe descrivere con altrettanta schiettezza. L’arte rappresenta quindi uno strumento di espressione e un tramite attraverso il quale filtrare e rielaborare la realtà, riproposta attraverso figure femminili evanescenti e paesaggi dell’anima onirici e al contempo fortemente impattanti, grazie al sapiente uso del colore e ai toni dell’azzurro e dell’indaco.