Corrado Fumagalli eBooks
eBooks di Corrado Fumagalli
Insegna filosofia politica all’Università di Genova ed è tra i fondatori di A-id: Agenda for International Development. Ha collaborato con diverse organizzazioni internazionali nell’ambito delle politiche migratorie e ha svolto attività di ricerca e di didattica presso la Brown University, la Luiss-Guido Carli e l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di teoria democratica, pluralismo, limiti della tolleranza, discorso d’odio e su questi temi ha pubblicato in riviste nazionali e internazionali.
Fake news, post-verità e politica. E-book. Formato EPUB Corrado Fumagalli - Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2019 -
L’affermarsi della cosiddetta società della post-verità, ovvero una società in cui non esiste un concetto di verità condivisa, ha portato a una riscoperta del nesso – da sempre controverso – tra verità e politica . Che effetti hanno verità e negazione della realtà sulla vita in comune dei cittadini? Come bisogna valutare la crisi di fiducia nelle autorità epistemiche tradizionali, come la scienza e la stampa? Uno vale uno anche a fronte di temi che richiedono competenze specialistiche? Le fake news sono un pericolo per la democrazia? Gli scritti che compongono il volume affrontano queste domande puntando lo sguardo sull’attualità e sulla qualità del dibattito pubblico democratico.
Odio pubblico: Uso e abuso del discorso intollerante. E-book. Formato EPUB Corrado Fumagalli - Castelvecchi, 2020 -
Il discorso d’odio è presente un po’ dappertutto: nei social, sulle prime pagine dei giornali, alla radio, nei dibattiti televisivi, in piazza e allo stadio. Si preferisce l’incitamento all’odio perché, oggi, è uno dei modi più incisivi per assecondare e rappresentare le disposizioni degli ascoltatori. Odio pubblico spiega le ragioni e le tensioni normative del discorso d’odio, analizza la parola intollerante attraverso gli strumenti della filosofia politica contemporanea e riporta i cittadini al centro della discussione. Perché se è lecito indignarci di fronte al proliferare dei discorsi d’odio, non dobbiamo solo reclamare la capacità sanzionatoria delle istituzioni, ma, con il medesimo zelo, interrogarci anche sulle responsabilità di chi ascolta e vive in una società liberale e democratica.