Domenico Procacci eBooks
eBooks di Domenico Procacci
Minuti di recupero. E-book. Formato PDF Domenico Procacci - Youcanprint, 2012 -
Si dedica a chi ha ancora qualcosa da dire (i capitoli iniziano dal novantunesimo) il titolo di questo tributo all’urbe immortale, a chi la visita e la tiene nel cuore e al buon carattere dei suoi abitanti. Per un torneo c’è l’occasione di visitarla come tanti, ma in posti e modi inusuali tra ironia (la fama non aiuta tutti) e problemi che sono simili in molte grandi città. Si assapori il ribaltamento di prospettiva, pur con antagonisti sui generis, mentre i personaggi seguono il loro carattere, senza lezioni o giudizi. Che lo sguardo spiazzante, proprio nella città caput mundi, schivi depistaggi ambiziosi e faccia riflettere su come ti vedono gli altri e sulla percezione spesso ingannatrice di chi sia vicino.
Una Squadra. E-book. Formato EPUB Domenico Procacci - Fandango Libri, 2022 -
Dal 1976 al 1980 l’Italia è la squadra da battere. Parliamo di tennis e il trofeo per cui si lotta è la Coppa Davis. La squadra è formata da quattro giocatori: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli. In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo una volta: nel ’76 contro il Cile. Intorno a quella finale si crea un vero e proprio caso politico, con enormi polemiche sull’opportunità di andare a giocare con i colori dell’Italia nel Cile del dittatore Pinochet. Le finali raggiunte ma poi perse sono nel ’77 contro l’Australia, nel ’79 contro gli Usa e nell’80 contro la Cecoslovacchia. Nelle prime due edizioni, ’76 e ’77, la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli. A sua volta finalista nel 1960 e 1961, Pietrangeli verrà esonerato dalla sua stessa squadra dopo la sconfitta del ’77 in Australia. Lo considera tuttora un vero tradimento. È lui il quinto protagonista della nostra storia. Una Squadra è la voce dei cinque artefici di una delle vittorie più epiche dello sport nazionale. I cinque giocatori si raccontano liberamente a Domenico Procacci e dopo tutti questi anni non hanno più remore nel rivelare i segreti e le divisioni di una Nazionale scanzonata e indisciplinata ma che nonostante tutto, in quegli anni, è stata la squadra più forte del mondo.