Gabriella Franchini eBooks
eBooks di Gabriella Franchini
?Gabriella Franchini nasce a Milano nell'aprile del 1969 da genitori modenesi. Ultima di cinque figli, fin da bambina è affascinata dalle riviste di moda e arredamento. Sapeva già cosa le piaceva e cosa non le piaceva. Poi col tempo il gusto si è affinato ed è diventato la bussola della sua professione. Ha fatto la modella e oggi lavora in una bellissima boutique nel centro di Modena. La lettura, la scrittura e la moda sono le sue passioni. Collabora con quotidiani e riviste scrivendo rubriche di moda. I sogni in tasca, il suo primo libro, è la storia di suo fratello Franco, e molto altro ancora.
I sogni in tasca. E-book. Formato EPUB Gabriella Franchini - Compagnia Editoriale Aliberti, 2017 -
La vita di Franco Franchini finisce così. Con un volo. Dall'alto dei bastioni di arenaria che svettano sulla città di Cagliari. Gli ultimi pensieri sono scritti e lasciati su fogli volanti. Tra il salto e l'inizio ci sta una vita intera, raccontata e ripercorsa dalla sorella Gabriella in questo libro scritto di getto, trattenendo il fiato. I sogni in tasca è un memoir appassionato. E un'autoterapia per fronteggiare il dolore. È la storia struggente di una famiglia e della parabola di una vita senza lieto fine. La morte del fratello è l’evento che cambia il corso di un’esistenza, quello che fa diventare grandi e che fa esplodere nei frammenti dolorosi di mille domande senza risposte il senso stesso della vita. Un percorso doloroso, raccontato senza sconti da Gabriella, oggi quarantenne. È la minore di cinque figli, cresciuta in una famiglia con pochi mezzi e tante questioni irrisolte: un padre difficile, una madre debole, pochi soldi e una figlia da crescere da sola. Una ragazza molto bella, attratta dal mondo della moda milanese. Sfila e fa la fotomodella in un ambiente che la conduce fino a New York ma che presto abbandona. Per incompatibilità col rigore ostinato dei suoi principi morali. Chi ha la peggio in questa famiglia è suo fratello Franco. Un ragazzo intelligente ma tormentato, che fugge da tutti, soprattutto da se stesso, e che scivola pian piano in un buco nero creato dall'alcol e dal disturbo bipolare. Queste pagine non contengono risposte, ma solo domande e molti sensi di colpa. Che Gabriella cerca di superare confessando con coraggio quello che le famiglie solitamente tengono nascosto: debolezze e fallimenti.Gabriella racconta gli slanci vitali e le ferite, le poesie e le canzoni, l’inadeguatezza e il senso d'abbandono. Tanta sofferenza. Affrontata a viso aperto, in un corpo a corpo, in cui le parole affondano nella carne viva del dolore e della verità. Ecco Gabriella, scrittrice inconsapevole ma vera, sa parlare la lingua del dolore e dell’amore. La sa ascoltare, capire, raccontare. Senza pudore. Neppure quello che le parole cariche di sentimento possano suonare ingenue. Ma tutto è autentico e la sua lingua suona vera. Al punto che la sua istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito, l’ha portata a rifiutare, come il più bizzoso degli scrittori professionisti, qualsiasi intervento di editing sulla sua scrittura. Fatta del talento dell’istinto. Beppe Cottafavi
Avevo le tasche piene di sogni. E-book. Formato PDF Gabriella Franchini - Edizioni Artestampa, 2016 -
Questo libro è la testimonianza di una tragedia non di una vergogna, non è giusto cercare di nascondere, tacendo, la verità, non è giusto “archiviare” gli eventi addebitando alla viltà la causa di tutto, si deve capire di più perché c’è da capire di più, si deve indagare, conoscere, apprendere quanto è possibile e parlare, parlare e parlare; solo così si potrà un giorno comprendere che non è viltà ma atto di disperazione quello che la malattia ci fa compiere; solo così si potrà, nel tempo, trasformare l’annientamento in una scelta di vita. Gli sbrigativi giudizi potranno essere superati dall’amore, dalla conoscenza e dal rispetto: non si deve più sentir dire, nel tempo, quello che io stessa ho tante volte detto “se avessi saputo ieri quello che conosco oggi”. Se molti miei perché avessero trovato risposte al momento giusto, forse non sarebbe bastato ma certamente non avrei lasciato nulla di intentato e non avrei lasciato campo libero all’ignoranza combattendo con tutte le forze contro una scelta di morte. Mio fratello ho dovuto riscoprirlo per rivederlo in diverso modo e a questo mi ha condotto per mano la conoscenza. Ed allora ogni volta che vedrò bambini che corrono in un prato, ogni volta che guarderò il mare in inverno, ogni volta che sentirò suonare una chitarra o un bongo, ogni volta che vedrò un libro o un film che lui ha letto o guardato, ogni volta che leggerò una sua poesia, ogni volta che sentirò parlare di 'libertà”, ogni volta che vedrò dei sassi o correre un cane, ogni volta che sentirò il suo profumo preferito, ogni volta che guarderò la luna o ci sarà il vento, ogni volta in cui socchiudendo gli occhi mi sembrerà di vedere l’immagine della Madonna, vedrò Franco e la luce dei suoi occhi e del suo cuore. Un nostro comune amico prete pian piano mi ha insegnato tutto questo, ma non è facile, vedo mio fratello in tante cose, lo sento dentro di me però mi manca: lui è andato fra gli Angeli ma il suo dolore è rimasto qui, e oggi è tardi per fare qualcosa. Oggi prego perché altre persone possano riuscire a comprendere prima il dolore di chi amano e lottare insieme per diverse scelte di vita. Tutto dipenderà da noi tutti con l’impegno della ricerca, della conoscenza, della cura, del rispetto e dell’amore. Parlare di suicidio non deve provocare vergogna, la vergogna è la vera sconfitta.