Gennaro Di Costanzo eBooks

eBooks di Gennaro Di Costanzo
EBOOK   9788884978486

COMPOSIZIONI TONALI: Lo spazio nelle architetture di Luigi Cosenza. E-book. Formato PDF Gennaro Di Costanzo   -  Clean Edizioni, 2022  - 

La figura di Luigi Cosenza e la sua opera, per l’elevato grado di esemplarità nella tradizione del Moderno, continuano a suscitare interesse anche in chi, come chi scrive, ha rilevato l’attualità e la pregnanza del contributo teorico sul piano nazionale e internazionale, riconoscendo l’indiscusso valore fondativo per la cultura architettonica partenopea moderna e non solo. Il volume tenta di ricostruire i fili di un pensiero, quello di Cosenza, profondamente radicato in una visione della modernità in cui convivono tre grandi tematiche: il Razionalismo come metodo, il Classico come aspirazione e il Mediterraneo come luogo in cui rinvenire una comune idea di abitare. Interrogare l’eredità di questa esperienza significa dunque “ridestare l’eco dell’originale”, ovvero rintracciare i frammenti di un discorso interrotto che ancora oggi è in grado di costruire un ragionamento sull’architettura, sulle sue origini e le sue finalità. In tal senso la “scala tonale degli spazi”, tema principale del volume, risulta essere lo strumento d’elezione prelevato dalla teoresi dell’ingegnere in Ponti e Strade ancora capace di costruire inediti scenari metodologici e disciplinari, con cui attuare una sostanziale revisione non solo della sua opera, ma soprattutto del nostro modo di intendere la prassi architettonica. Completa Il volume la postfazione di Giovanni Menna sulla figura di Luigi Cosenza e sul suo magistero, identificando la necessità odierna di tornare a riflettere su di un pensiero ancora denso e fertile che attende nuove e ulteriori interpretazioni.

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EBOOK   9788884978479

LO SPAZIO DELLA CORTE: Dall’evocazione della radura alla permanenza del tipo. E-book. Formato PDF Gennaro Di Costanzo   -  Clean Edizioni, 2022  - 

Il volume intende indagare la corte nella sua accezione di formazione spaziale primaria appartenente al campo disciplinare dell’architettura. In tal senso, la corte rappresenta l’ipostasi di una cultura dell’abitare millenaria e arcaica che continua a essere tutt’oggi oggetto di riflessione così come lo è stata nell’esperienza del Movimento Moderno. Tale operazione è condotta attraverso l’adozione di un punto di vista sull’architettura che assume l’archetipo, nello specifico quello naturale della radura, come valore imprescindibile su cui edificare la struttura analitica ed ermeneutica dello studio, rivolto a scoprire sia i caratteri inemendabili e costituenti il tipo, nonché le numerose manifestazioni sensibili in cui è rinvenibile lo spazio della corte: dal Palazzo di Cnosso al Museo per una piccola città di Ludwig Mies van der Rohe, passando per un cospicuo numero di exempla che completano la trattazione. Le considerazioni svolte sono, inoltre, accompagnate dalla postfazione di Federica Visconti e Renato Capozzi che, nel rilevare il carattere progressivo dello studio presentato, identificano la pregnanza e cogenza della riflessione sugli archetipi e sulle forme primarie della disciplina: non un mero e nostalgico ritorno alle origini, bensì una posizione critica ancora utile e operante per il futuro dell’architettura.

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