Gianfranco Manunza eBooks
eBooks di Gianfranco Manunza
Stracciatella. E-book. Formato EPUB Gianfranco Manunza - Booksprint, 2018 -
Dopo la parentesi assai impegnata inerente la religione i cui capisaldi trovansi in “Zedneh”, Gianfranco Manunza con “Stracciatella” torna all’ironia a volte in maniera molto seria ed a volte meno. Ma mentre in “Humor Spray” vengono messe alla berlina situazioni sovente frivole o parecchio personali, in “Stracciatella” invece abbonda con chiarezza la satira di costume, tutt’altro che vacua, tutt’altro che futile, tutt’altro che sintetica, poiché ridondante di dettagli e particolari intrinseci. Tale satira a volte presentasi blanda e carezzevole ed a volte graffiante e spregiudicata, però, prima di divenire offensiva o volgare, tende a ritrarsi. Siffatte caratteristiche trovansi rappresentate ne “Il benefattore” il cui soggetto, ignorando la pietà, come motto spontaneo dell’animo, aiuta il prossimo in maniera palesemente pubblica. L’unico suo scopo difatti sta nello stimolare la riconoscenza, tramite la quale possedere spiritualmente e materialmente lo sfortunato bisognoso. Anche nel “Il leccapiedi”, il cui soggetto, preoccupato d’essere scoperto, si illude e si crogiola nella speranza che gli altri non intendano la di lui debolezza nei confronti del lavoro. Non vanno trascurate inoltre le poesie “facciadibronziche” in cui Manunza scagliando i divertiti dardi contro quegli “intellettuali” che fingono di capire l’incomprensibile, esprime il proprio serioso concetto sull’arte. Comunque anche in questi casi l’ironia più o meno graffiante ad un certo punto si attenua per dar spazio ad un divertimento che dovrebbe toccare chiunque, eccezion fatta, è ovvio, per gli interessati, sovente punti nel vivo. Invece troviamo tanto divertimento e meno ironia in “Via San Donato”, in “Fortunatamente la televisione”, in “Il capellone”, in “Casa idiot nova”, in “Lover latin” etcetera. Pertanto la generale sensazione è che Manunza nello scrivere questo libro si sia trastullato non poco. Ma solo in certi casi la sua vis comica trasformasi in vis drammatica: segno di un sofferente passato che tende a ripresentarsi: simbolo di un’antico patimento. Sono opera di Manunza i disegni e le pitture che trovansi in questo libro, giacchè non è male ricordare che egli è soprattutto uno stimatissimo pittore, disegnatore conosciuto in Italia ed all’estero. L’arte pittorica, intesa come segno e colore, l’arte letteraria intesa come rima e prosa sposano Manunza nella maniera più inequivocabile costantemente, stabilmente, sinergicamente.
Zedneh. E-book. Formato EPUB Gianfranco Manunza - Booksprint, 2017 -
Dopo il divertente approccio con l’ironia e la satira di “Humor Spray”, Manunza ora propone un testo serio e drammatico dove la religione la fa da padrona. Difatti, potremmo azzardare l’ipotesi che sia Dio e non Zedneh il vero protagonista di questo libro, o meglio quanto di Divino trovasi in lui. Comunque “Zedneh” è un interessante affresco di personaggi e situazioni materiali, ma soprattutto spirituali, coinvolgente ed accattivante. Una di quelle storie che ci attanaglia dall’inizio alla fine, o almeno è ciò che accadde a coloro che udirono questa vicenda. Quanta preveggenza nella lepre Kussa, quanta tenerezza per la piccola Lldah e soprattutto quanta fatica fisica, intellettuale e morale in uno Zedneh non più terrestre! Onde stimolare il gentile lettore, ecco alcuni quesiti che da sempre ci hanno tormentato ed a cui questo libro da una spiegazione, (forse non l’unica), plausibile. Ovvero: perché siamo nati e che ci facciamo su questa terra? Perché siamo di fragile carne e non di forte acciaio o di altro materiale resistente? Che c’entriamo con Adamo ed Eva ed il loro peccato originale? Può un uomo imperfetto essere parte d’un Dio perfetto? Difatti, secondo la concezione di questo libro, assai diversa da quelle fin ad ora conosciute, l’uomo lo è ed ha poteri su divinità minori come gli animali. Questo libro è per adulti, ma particolarmente adatto a quei signori od a quelle signore che avendo perso la fede la vorrebbero recuperare. Gli atei invece non leggano questo libro. Difatti potrebbero scoprire di credere senza saperlo.Comunque,amici o detrattori, purchè educati, siano i benvenuti. D’altronde ambasciator non porta pena e Manunza ambasciatore lo è.