Gianni Di Giacomantonio eBooks
eBooks di Gianni Di Giacomantonio
Guerra economica e servizi di intelligence: Dai conflitti militari e geo-politici alla supremazia economica e finanziaria. Gli eserciti e i militari del XXI secolo. E-book. Formato EPUB Gianni Di Giacomantonio - Kimerik, 2018 -
Con un linguaggio chiaro e scevro da quei tatticismi cattedratici che spesso celano carenza di contenuti, l’autore di questo volume ci regala una disamina brillante, puntuale e dettagliata sul problema, oggi pesantemente d’attualità, dell’intelligence economica, e sul modo in cui essa debba andare a intrecciarsi, se non addirittura a guidare, o almeno controllare, l’intelligence pubblica. Viviamo ormai in un mondo in cui l’invadenza dell’economia è preponderante a ogni livello d’interazione umana, nazionale e internazionale, e di conseguenza l’intelligence economica, nata quale costola dell’intelligence pubblica, si è oggi imposta come uno dei principali settori strategici e di propulsione dell’intera azione d’intelligence, i cui sistemi – qualora non avessero ancora provveduto, com’è il caso dell’Italia, arretrata da tale punto di vista rispetto alle grandi potenze mondiali – devono frettolosamente dotarsi di organicità, competenze e strumenti necessari all’assolvimento di una funzione diventata indispensabile. Un saggio importante, che oltre a gettare uno squarcio di luce sullo stato preoccupante in cui versa l’economia del nostro Paese, si rivela in grado di indicare una possibile via d’uscita da una situazione stagnante e pericolosa.
Sicurezza nazionale: verso l'intelligence integrata. E-book. Formato EPUB Gianni Di Giacomantonio - Kimerik, 2018 -
L’uomo di ogni tempo aspira a vivere in un ambiente sicuro. Al giorno d’oggi, con la drammatica situazione storico-sociale che stiamo vivendo, la sicurezza si trova a essere sempre più a rischio. In questo interessante saggio, l’Autore, attingendo a un vasto apparato di fonti, si focalizza sulla problematica analizzandola nei dettagli e cercando di individuare probabili soluzioni.
Sociologia della pandemia. E-book. Formato EPUB Gianni Di Giacomantonio - Kimerik, 2020 -
Anno domini duemilaventi. Venerdì 13 marzo. Il mondo non sarà più quello di prima. Sempre più persone sono convinte che la pandemia da Coronovirus 19 cambierà il corso della storia. Una particella grande, più o meno, cento nano-millimetri in grado di rivoluzionare decenni di impalcature e sovrastrutture ideologiche, culturali, economiche, sociali, politiche e militari. Un appuntamento con la storia, uno dei fatti che può avere un effetto rivoluzionario, di cambiamento epocale. E per rivoluzione si deve intendere il deciso superamento delle logiche, ideali e materiali, di organizzazione della vita umana, così come si è sviluppata negli ultimi decenni. La percezione che la vita umana non sia gestibile attraverso il solo razionalismo scientifico, la tecnologia, la società totale, che organizza ogni frazione di essa, è il sentimento che si propaga con una contagiosità maggiore di quella del virus. Le persone, forse per la prima volta nella vita, somatizzano il significato pieno della paura, del fato, della casualità, dell’impotenza, come in un mondo in cui l’essere umano non è il dominus, ma semplicemente una delle sue espressioni vitali. Il mondo contro un microrganismo acellulare e parassita che, colonizzando i polmoni delle persone, intende mettere in serie crisi l’intero panorama globale. Insieme ai suoi convincimenti, le norme di diritto naturale e quelle codificate, il significato più intimo di benessere economico e sociale, la tenuta dei sistemi ad orientamento individualista - liberale rispetto alle residue architetture a benessere sociale diffuso. Un giudice che non intende, in queste ore, ascoltare le difese di parte. Prima, intende comminare sanzioni definitive, senza rispondere – in alcun modo – alle migliaia di miliardi che il mondo ha riversato, con esito spesso positivo – nel contrasto alle malattie, calcolando – sempre – che l’eugenetica poco può innanzi all’evoluzione contestuale e dinamica della natura. Non vi è ancora il senso di ciò che ci si appresta a vivere. E’ difficile per ciascuno pensare oltre il domani. Intanto, in Italia è tempo di coprifuoco. Chiusi in casa, come un passo indietro nella storia. Con molte comodità, certamente, ma con le stesse angosce che hanno animato, per secoli, la natura umana. Ora, il tempo c’è. Per riflettere su ciò che sarà, sul mondo che intendiamo ricostruire dopo che la pandemia avrà minato le basi delle strutture occidentali. In tale direzione, vi sono evidenti segnali, che noi intendiamo approfondire, con quel pizzico di immaginazione e contestualità che connaturano le menti italiche in stato di otium. Solo ieri, la Borsa di Milano ha fatto registrare un meno diciassette per cento, un tonfo che non si ricordava da lustri. Solo ieri (12 marzo) il presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha fatto intendere che chi detiene i cordoni della borsa non intende fare da defibrillatore alle economie morenti. Solo ieri, i nuovi casi di Covid-19, in Italia, sono aumentati di circa il 20 percento rispetto al giorno precedente. Solo ieri, la Regione Lombardia – ovvero il Land con il migliore e più attrezzato sistema sanitario su base nazionale – ha fatto sapere di essere al limite delle proprie possibilità di assistenza intensiva. Solo ieri il Paese ha incrociato la strada dell’autoisolamento. Solo ieri, le altre nazioni occidentali hanno iniziato a comprendere gli effetti della pandemia virale. Solo ieri, il Primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato che in molti moriranno e che il miglior modo per contrastare la pandemia sarà l’immunità di gregge. Il mondo dinanzi al potere della natura.