Giorgio Amendola eBooks
eBooks di Giorgio Amendola
Una casa di campagna. E-book. Formato EPUB Giorgio Amendola - Gangemi Editore, 2015 -
Giravo solo per la campagna ed in ogni posto riaffioravano i ricordi degli anni trascorsi; però ormai la villa non mi parlava più, i suoi mattoni, le sue pietre, il giardino non mi comunicavano altro che ricordi belli e brutti, ma solo ricordi. Pensavo a quando la villa era abitata da tutti noi, Tell compreso, e dagli sfollati, una ventina di persone complessivamente, pensavo al vociare ed al chiasso che c’era e lo confrontavo con il silenzio di adesso e con le poche parole che ci rivolgevamo io ed il nonno. Ormai i miei interessi erano a Pesaro, i miei amici erano a Pesaro, l’andare a vivere con mia madre mi attirava e mi piaceva; ricordavo i pochi giorni passati al Balì insieme e non vedevo l’ora che mia madre arrivasse da Roma e mia zia ed i miei cugini dall’Abruzzo per spostarmi a Pesaro. L’incantesimo e la magia della villa erano scomparsi o forse era scomparsa l’età dell’incantesimo e della magia. Giorgio Amendola, è nato a Pesaro, vive a Roma, è ingegnere. Sposato con due figli ha lavorato all’I.N.C.I.S. e alla Regione Lazio; ha insegnato Applicazioni di geometria descrittiva all’Università di Pescara.
Un'isola. E-book. Formato EPUB Giorgio Amendola - Minimum Fax, 2021 -
Per Davide Lajolo il titolo più appropriato per questo libro sarebbe stato Germaine. Perché quando ci si incontra a Parigi, un 14 luglio all’inizio degli anni Trenta del Novecento, durante un ballo pubblico nelle strade, l’amore può sembrare una predestinazione, una promessa illimitata. Sono le undici di sera e Giorgio attraversa da solo una piazza. Lo sguardo gli cade su una ragazza seduta vicino alla madre. Si avvicina di slancio e con un inchino cerimonioso chiede il permesso di ballare con lei. Stanno suonando un valzer veloce. Giorgio e Germaine, si chiama così la ragazza, muovono i primi passi insieme. Lei ha mani «fini e asciutte, che rivelano una gran forza interiore». Con una mancia, Giorgio ottiene dall’orchestra altri due tanghi e «in quella calda serata di festa popolare» nasce un legame che durerà tutta la vita.Sembra la scena di un film che René Clair deve ancora girare. È invece l’incipit appassionato di un tempo in cui tutto si mischiava: la lotta antifascista, il coraggio e i rischi, gli ideali di giustizia e libertà e le lettere di Gramsci, le primavere di Parigi e le estati romane, le isole del confino e quelle della clandestinità, gli innamoramenti, il carcere, gli amici, la nascita lontana dei figli e l’incombere minaccioso della guerra. Un’irripetibile educazione sentimentale e politica che ci ricorda di più certe pagine di Hemingway in Festa mobile che le autobiografie di carattere storico di altri testimoni del Novecento.Un’isola è anche l’ultimo libro che Giorgio scriverà. Muore pochi mesi dopo averlo terminato, a distanza di cinquant’anni da quella stagione, e Germaine non gli sopravvive che per poche ore.
La classe operaia italiana. Con uno scritto sulla lezione della FIAT e un saggio di Giulio Sapelli. E-book. Formato EPUB Giorgio Amendola - Goware, 2016 -
Uscito nel 1968 e oggi introvabile, "La classe operaia italiana" di Giorgio Amendola, è, come scrive Giulio Sapelli, un punto di riferimento per chiunque voglia capire la storia del nostro paese e del movimento operaio. La tesi di Amendola partiva da una semplice constatazione: la maggioranza degli operai italiani lavorava in aziende piccole e medie e solo una minoranza nelle grandi fabbriche. Da ciò discendeva una conclusione politica: occorreva ribaltare tutta la linea allora prevalente nei tre grandi sindacati italiani e anche nei partiti della sinistra. Amendola scriveva da capo politico e con un fine politico, avanzando una tesi dirompente che lo isolò all’interno del PCI e che andò dimenticata nella successiva stagione dell’autunno caldo e del terrorismo. Insieme a questo saggio presentiamo l’intervento di Amendola del 1979 sull’atteggiamento della classe operaia torinese nei confronti del terrorismo. Sulla lezione della FIAT pubblichiamo anche un saggio coevo di Giulio Sapelli: "Grande impresa, comportamenti sociali e sindacato: il caso FIAT". Leggere questo saggio, a mezzo secolo di distanza, mostra come la classe politica italiana dell’epoca riuscisse a comprendere e interpretare il paese reale e a elaborare idee e azioni politiche conseguenti. Una lettura anche di educazione civica.