Giuseppe Gruttadauria eBooks
eBooks di Giuseppe Gruttadauria
Mille uomini e pochi fucili. E-book. Formato Mobipocket Giuseppe Gruttadauria - Cavinato Editore, 2016 -
Si inizia con il presentare i capisaldi della spedizione : come vennero arruolati i Mille volontari, trovate disponibili le due navi Lombardo e Piemonte che servirono per lo sbarco a Marsala, come furono armati i soldati, la loro disposizione gerarchica con i relativi gradi dei singoli, le loro professioni e le loro arti. Si passa poi a descrivere le mosse atte ad ottenere una navigazione tranquilla da Quarto fino a Marsale, al riparo della flotta nemica, gli espedienti per distrarre la marineria borbonica, e non solo, onde sfuggire alla velocità dei loro mezzi navali, la copertura ricevuta delle navi inglesi di stanza nel Mediterraneo. Una volta che i Mille, con in testa Garibaldi, furono sbarcati, si espone la loro avanzata, l'arruolamento strada facendo di altri quindicimila volontari, armati e non, provenienti da tutta la Sicilia occidentale, la strategia militare posta in essere dai garibaldini, le loro mosse vincenti, la debolezza morale dell'esercito borbonico, in parte dovuta alla codardia dei suoi generali ed in massima parte dovuta alla mancanza di ideali patriottici. Prendono corpo, ora dopo ora, aneddoti di avanzate notturne, frutto della esperienza sud-americana di Garibaldi, per dislocare le truppe e nascondere la loro reale capacità d'urto e di petrazione. Dopo Calatafimi, con la sua vibrante vittoria sul Piano del Pianto, si inizia l'avvicinamento a Palermo che si concluderà con la pesante sconfitta dell'esercito borbonico, forte di circa 30.000 soldati e il successivo abbandono dell'isola dopo la battaglia di Milazzo. Ma, nonostante la luce delle gesta eroiche dei volontari e dei garibaldini, vengono a galla retroscena politici e accordi interpersonali, nazionali ed internazionali, che ci fanno leggere la storia in maniera diversa.
Un rapporto confidenziale. E-book. Formato PDF Giuseppe Gruttadauria - Youcanprint Self-Publishing, 2015 -
Siamo in piemo illuminismo, quando nella Palermo borbonica del Vicerè D'Aquino, si eleva la voce di un giovane giureconsulto Francesco Paolo Di Blasi, che già nel 1776 aveva scritto sul diritto inalienabile alla felicità, concetto ripreso dalla coeva Costituzione Americana ed enunciato nel primo articolo della stessa. A testimoniaza di una grande affinità ideale, tra il giureconsulto palermitano e Thomas Jefferson, si snodano le vicende di un intrigante rapporto confidenziale, che si sviluppano in un contesto storico particolare, da un lato la Sicilia retrograda dei Borboni e dall'altro la nascente democrazia americana.
Mille uomini e pochi fucili. E-book. Formato EPUB Giuseppe Gruttadauria - Cavinato Editore, 2016 -
Si inizia con il presentare i capisaldi della spedizione : come vennero arruolati i Mille volontari, trovate disponibili le due navi Lombardo e Piemonte che servirono per lo sbarco a Marsala, come furono armati i soldati, la loro disposizione gerarchica con i relativi gradi dei singoli, le loro professioni e le loro arti. Si passa poi a descrivere le mosse atte ad ottenere una navigazione tranquilla da Quarto fino a Marsale, al riparo della flotta nemica, gli espedienti per distrarre la marineria borbonica, e non solo, onde sfuggire alla velocità dei loro mezzi navali, la copertura ricevuta delle navi inglesi di stanza nel Mediterraneo. Una volta che i Mille, con in testa Garibaldi, furono sbarcati, si espone la loro avanzata, l'arruolamento strada facendo di altri quindicimila volontari, armati e non, provenienti da tutta la Sicilia occidentale, la strategia militare posta in essere dai garibaldini, le loro mosse vincenti, la debolezza morale dell'esercito borbonico, in parte dovuta alla codardia dei suoi generali ed in massima parte dovuta alla mancanza di ideali patriottici. Prendono corpo, ora dopo ora, aneddoti di avanzate notturne, frutto della esperienza sud-americana di Garibaldi, per dislocare le truppe e nascondere la loro reale capacità d'urto e di petrazione. Dopo Calatafimi, con la sua vibrante vittoria sul Piano del Pianto, si inizia l'avvicinamento a Palermo che si concluderà con la pesante sconfitta dell'esercito borbonico, forte di circa 30.000 soldati e il successivo abbandono dell'isola dopo la battaglia di Milazzo. Ma, nonostante la luce delle gesta eroiche dei volontari e dei garibaldini, vengono a galla retroscena politici e accordi interpersonali, nazionali ed internazionali, che ci fanno leggere la storia in maniera diversa.