Gunnar Gunnarsson eBooks
eBooks di Gunnar Gunnarsson
Guest the One-Eyed. E-book. Formato PDF Gunnar Gunnarsson - Forgotten Books, 2017 -
He had come from the trading station, and was on his way home to his own hut in the mountains; the store-keeper had refused to grant him further credit, and in consequence, he had chosen to return by this lonely track across the hills, where he was sure of meeting no one on his way. It was hard to come home at Christmas-time with empty hands to empty pots and hungry mouths. His only comfort was the snow. It fell so thickly as to shut out all around, and seemed to numb even the poor peasant 's despair within the dismal prison of his mind. Now and again he heard a sound — the whir and cackle of ptarmigan ?ying overhead. Suddenly a gust of wind sent the snow ?ying over the ground. Another — and then gust followed gust, growing at last to a veritable hurricane, that swept the very snow clouds from the sky. And as if by magic, a vast plain of snow lay open to his eyes.
L'uccello nero. E-book. Formato EPUB Gunnar Gunnarsson - Iperborea, 2021 -
In un villaggio dell’Islanda del XIX secolo, la fattoria più isolata è abitata da due coppie con i loro figli: da una parte Bjarni con Guðrun, lui forte ed energico, lei malaticcia e lamentosa, dall’altra l’insignificante Jón con la bellissima Steinunn. Dopo l’improvvisa e misteriosa scomparsa di Jón, le voci di una relazione tra Bjarni e Steinunn si fanno più insistenti, e quando poco dopo anche Guðrun è trovata morta, i presunti adulteri vengono accusati di duplice omicidio. Testimone e narratore del processo è il giovane e inesperto cappellano di quella sperduta parrocchia, costretto ad assumersi la responsabilità pratica e spirituale della questione a causa dell’inerzia pilatesca del suo anziano superiore. Mentre gli interrogatori degli imputati e dei numerosi testimoni fanno emergere la drammatica inevitabilità degli eventi, il giovane cappellano vive un tormentato conflitto interiore, combattuto tra la necessità di dare conforto spirituale ai suoi parrocchiani e la ricerca di una verità che soddisfi la giustizia terrena, impersonata da un magistrato intransigente e spregiudicato. E proprio nel confronto dialettico tra il pastore e il rappresentante della legge si rivela la chiave del romanzo di Gunnarsson, una riflessione che indaga sul significato di colpa e di giustizia, di pentimento ed espiazione per arrivare a un senso profondo che coinvolge tutti, vittime e carnefici: «Ognuno di noi prima o poi, che lo voglia o no, si trasforma in torturatore e assassino. Tutti inchiodiamo alla croce il figlio di Dio! In noi stessi o nel nostro prossimo.»