Ivan Vaghi eBooks
eBooks di Ivan Vaghi
Ivan Vaghi è microbiologo e lavora in università dopo aver compiuto esperienze di studio e di lavoro negli Stati Uniti. Coltiva interessi di vario genere, spinto dalla curiosità di conoscere meglio quello che gli sta intorno. Ha ricoperto vari ruoli in una società sportiva di pallavolo, da giocatore a presidente, e ha avuto una breve ma interessante esperienza come comunicatore scientifico. In tanti anni ha accumulato storie che sente il desiderio di raccontare, anche attraverso la scrittura. Appassionato di storia e di sport, scrive di entrambi.
Nessun vietcong mi ha mai chiamato negro: Quando lo sport si ribella. E-book. Formato EPUB Ivan Vaghi - People, 2021 -
Cosa hanno in comune il saltatore in lungo Peter O’Connor e il giocatore di football americano Colin Kaepernick, vissuto cento anni dopo? Non molto. Hanno però entrambi deciso, con un atto plateale e di inequivocabile coraggio, di far parte della storia del loro tempo.Qui sono raccolte numerose vicende di sportivi più o meno famosi, protagonisti di proteste che hanno accompagnato la storia del secolo scorso fino ai nostri giorni. Frequenti sono stati infatti gli episodi in cui il mondo dello sport ha deciso di non stare a guardare e ha reagito, dai conflitti per l'indipendenza irlandese alle più recenti proteste del movimento Black Lives Matter, passando per le prese di posizione contro il nazismo, le rivendicazioni degli afroamericani per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam fino alla lotta contro le discriminazioni di genere. «La mia coscienza non mi permette di andare a sparare a mio fratello o a qualche altra persona con la pelle scura, o a gente povera e affamata che vive nel fango, per la gloria della grande e potente America. E perché poi dovrei sparare ai Vietcong? Nessuno di loro mi ha mai chiamato negro, non mi hanno mai attaccato con i cani, non mi hanno mai strappato dal mio Paese, non hanno mai stuprato mia madre e ucciso mio padre. Sparargli per cosa? Come posso sparare a quelle povere persone? Allora preferisco andare in galera».Muhammad Ali