John Took eBooks
eBooks di John Took
John Took, professore emerito di Studi danteschi allo University College di Londra, nel 2021 è stato insignito, per il suo lavoro su Dante, del Premio di storia letteraria Natalino Sapegno. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’Etterno Piacer: Aesthetic Ideas in Dante (Clarendon Press, 1984), Dante, Lyric Poet and Philosopher: An Introduction to the Minor Works (Clarendon Press, 1990), Dante’s Phenomenology of Being (University of Glasgow Press, 2000), Conversations with Kenelm. Essays on the Theology of the Commedia (Ubiquity Press, 2013) e Why Dante matters (Bloomsbury Academic, 2020).
Dante: Amore, essere, intelletto. E-book. Formato EPUB John Took - Donzelli Editore, 2021 -
Conoscere Dante significa conoscere la sua opera, ma anche conoscere la sua vita. Non solo gli eventi esterni – gli amori, l’attività politica, gli amici, i nemici, l’esilio – ma anche e soprattutto il suo percorso interiore, quell’universo ricchissimo che Dante sottoponeva a un continuo scandaglio, per verificare scelte, mettere in crisi vecchi convincimenti, saggiare nuove strade da percorrere. Perché Dante – come scrive Piero Boitani nell’Introduzione – «è il primo grande scrittore dell’Occidente a legare la sua poesia a ciò che ha vissuto, a fare poesia della vita, dei suoi sogni, delle sue idee, dei suoi sentimenti, dei suoi fallimenti». È da questo presupposto che muove John Took, dantista tra i più importanti a livello internazionale, che in questo lavoro racchiude i frutti di un’intera vita dedicata al poeta, offrendoci la ricostruzione di una grande biografia intellettuale ed esistenziale. Ed è questo sguardo particolare all’opera di Dante che consente a Took di non trascurare nulla, di tenere assieme tutto, anche le opere «minori», perché ogni singolo verso, ogni singola riflessione trova senso e acquista un nuovo significato all’interno di un percorso più ampio, quello del cammino di Dante alla ricerca di ciò che può dirsi veramente e profondamente umano. Così anche opere apparentemente distanti dalla dimensione biografica – come il De vulgari eloquentia – assumono una nuova luce, in quanto la questione linguistica e letteraria è sempre agganciata alla dimensione esistenziale, perché è questa la dimensione che conta. La ricerca personale di Dante diventa la nostra ricerca: costantemente rivolto a chi lo leggerà, soprattutto a quelli che «questo tempo chiameranno antico», Dante ci sollecita a dialogare con lui, a prendere posizione. A indagare nella maniera più seria possibile le pieghe più buie della nostra condizione, fiduciosi però di trovare la strada per quella «corruscazione», per quel sorriso dello spirito che rappresenta il vero destino dell’uomo.